Compravendita illegale di armi, tre arresti della Polizia di Busto Arsizio
L'indagine nasce da una costola di un'inchiesta sul traffico di cocaina da parte di bande di albanesi. In manette due italiani e un albanese, guardia del corpo di un noto imprenditore dell'oro
La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha dato esecuzione all’ordinanza di Custodia Cautelare per tre persone. Nel corso delle indagini, svolte dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato e dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che avevano permesso di arrestare a marzo un corriere della cocaina con 15 chilogrammi di polvere bianca e poi, lo scorso novembre, il trafficante albanese che ne aveva organizzato l’importazione dal Belgio, erano emersi indizi sulla imminente compravendita illegale di una pistola.
I poliziotti di via Ugo Foscolo avevano infatti percepito che S.V., italiano di 48 anni residente a Castano Primo, stava manifestando a spacciatori albanesi il proprio interesse ad acquistare un’arma. Riservatamente seguiti dai poliziotti, una serie di personaggi gravitanti in quell’ambiente si era attivata per reperire e consegnare la merce richiesta, fissandone il prezzo a 2500 euro.
Si era così arrivati alla sera del 5 giugno dell’anno scorso quando gli agenti bustocchi avevano assistito all’incontro, in un parcheggio di Castano Primo, tra S.V. e un uomo, poi identificato nel pregiudicato Pasquale Fuscà, camionista di 60 anni residente a Cardano al Campo, pregiudicato. I due erano stati bloccati e perquisiti: come immaginavano, nelle tasche di S.V. c’era la somma di 2500 euro e sulla macchina di Fuscà era nascosta una pistola calibro 9 con matricola abrasa e 50 cartucce. Pasquale Fuscà era stato subito arrestato e S.V., che aveva giustificato il possesso della somma con l’imminente acquisto di un orologio, rilasciato.
Le indagini del Commissariato e della Procura non si sono fermate e, procedendo di pari passo con quelle sul traffico di droga, hanno permesso di acquisire gli elementi che hanno inchiodato, oltre a Fuscà, lo stesso S.V. e l’albanese G.L. detto Johnny, 42 anni residente a Legnano, con diversi precedenti e noto soprattutto come inseparabile autista e guardia del corpo di Mirko Rosa, imprenditore attivo nel settore dei “compro oro” più volte coinvolto in vicende giudiziarie e noto con il soprannome di Mirko Oro.
Il GIP del Tribunale di Busto ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata eseguita questa mattina: S.V. e G.L. sono stati catturati nelle loro abitazioni e condotti in prigione, dove la misura è stata notificata anche a Pasquale Fuscà, già detenuto dal momento del suo arresto. Le accuse sono di vendita illegale di un’arma comune da sparo clandestina e ricettazione.
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