Confcommercio: “Ristoranti aperti fino alle 22, segnale importante dalla Regione”
La “riconquista” della cena – sottolineano Confcommercio Lombardia e Fipe Lombardia – consentirebbe ad oltre 45 mila imprese lombarde della ristorazione di incrementare l’attività

A cena in zona gialla, ma anche a pranzo in fascia arancione. Confcommercio Lombardia insiste sull’importanza della ripresa per le attività del settore ristorazione, tra le più colpite dall’emergenza sanitaria, e apprezza l’iniziativa di Regione Lombardia sul Governo per spingere a misure più “morbide”.
«La lettera formale inviata al Governo dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi è un passo in avanti molto significativo» , dicono Confcommercio e Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi, commentando la richiesta della Regione di consentire l’apertura dei ristoranti (e le attività assimilabili) fino alle 22.
Aperture più ampie, ma nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza anti-Covid, costituirebbero una boccata d’ossigeno necessaria per una graduale ripartenza dopo mesi di chiusura con attività ridotta al minimo.
«Bene hanno fatto i vertici regionali a sollecitare il Governo – dice Lino Stoppani, presidente di Fipe Lombardia e presidente nazionale Fipe – Abbiamo lavorato con il Comitato tecnico scientifico e il ministero dello Sviluppo economico proprio per dare un segnale di fiducia al mondo della ristorazione, individuando diversi profili di rischio. Passi avanti con il Cts sono stati compiuti, nell’osservanza rigorosa delle misure di sicurezza sanitaria, così da poter far riaprire a cena in zona gialla, ma anche a pranzo in fascia arancione. E’ un passaggio di fondamentale importanza».
«La “riconquista” della cena – sottolineano Confcommercio e Fipe – consentirebbe ad oltre 45 mila imprese lombarde della ristorazione di incrementare l’attività. Senza dimenticare certo che molte imprese di pubblico esercizio restano al palo per l’emergenza sanitaria. E una più ampia apertura dei pubblici esercizi favorisce il consumo, fa da volano a tutto il commercio e dà un effetto psicologico positivo per una ripresa delle relazioni sociali».
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