Confermata la condanna a 30 anni per Laura Taroni
Nel processo bis davanti alla Corte d'Appello di Milano è stata confermata la pena per l'ex-infermiera ritenuta responsabile della morte del marito e della madre, in concorso con l'ex-amante Leonardo Cazzaniga
La Corte d’Appello di Milano ha condannato nuovamente Laura Taroni a 30 anni di carcere in quanto ritenuta responsabile, insieme all’allora amante Leonardo Cazzaniga, della morte del marito Massimo Guerra e della madre Maria Rita Clerici.
La sentenza, letta dal presidente Valeria De Risi, conferma quanto deciso nel primo processo d’appello alla luce della nuova perizia che ha confermato la capacità di intendere e volere della donna. La Cassazione, infatti, aveva annullato la sentenza del primo processo in Corte d’Appello perchè nelle motivazioni dei giudici mancava la parte relativa al profilo psichiatrico della donna.
«Affascinata dalla morte e attratta dal potere dei farmaci, ma sana di mente e ben capace di realizzare mentalmente quali possano essere gli aspetti di disvalore relativi all’omicidio del marito e della madre» – così l’ha definita il professor Franco Freilone, incaricato di redigere la nuova perizia. Il legale dell’imputata Monica Alberti attenderà di leggere le motivazioni ma ha già dichiarato sin d’ora di voler ricorrere in Cassazione.
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