Davvero a Varese fa più caldo rispetto a cinquant’anni fa?

Ne parla Andrea Paccagnini, studente universitario, analizzando i dati raccolti dal Centro Geofisico Prealpino

Generica 2020

Parafrasando il titolo di un celebre film potremmo dire che “Varese is burning”. La tematica dei cambiamenti climatici è spesso al centro di discussioni, diatribe e prese di posizioni.  A sciogliere il nodo della questione, come spesso accade, ci sono loro: i dati. Con loro difficilmente ci si può mettere a discutere, non amano il dialogo e sono abbastanza inamovibili. E ne hanno ben donde, perché la loro natura è oggettiva e abbasta incontrovertibile. E proprio loro, i dati, ci dicono con chiarezza inequivocabile una cosa: a Varese fa caldo, tanto più caldo, rispetto a cinquant’anni fa.

Lo spiega bene il giovane studente universitario Andrea Paccagnini, appassionato di clima e tematiche ambientali, in questo articolo dettagliato pubblicato su “Green Blog, il blog dell’Ambiente e del Territorio” dove analizza l’andamento delle temperature medie della città di Varese degli ultimi cinque decenni. Quello che ne emerge è un significativo aumento delle temperature medie di oltre due gradi. Ciò che impressiona è l’accelerazione impressionante degli ultimi vent’anni, dove l’aumento è stato di ben 1,5°.

In questo articolo di facile lettura anche per i non addetti ai lavori, trovano risposta anche le obiezioni di chi – puntualmente quando si tratta questo argomento da novembre a marzo – contesta le teorie del riscaldamento globale a suon di “ma se d’inverno fa freddo! Ma se si gela! ma se ho speso cifre esorbitanti per il riscaldamento!”. Lo spiega bene perché ciò che emerge dai dati è che l’aumento delle temperature si concentra principalmente durante la bella stagione, con estati infuocate, primavere più calde e autunni più miti. L’inverno tutto sommato è rimasto “abbastanza” simile a quello di tanti anni fa, con un aumento della temperatura media di “solo” 1°.

Ma quali sono stati, in assoluto, il mese e l’anno più caldi di sempre a Varese? Ve lo facciamo raccontare dall’autore dell’articolo, che riportiamo di seguito.

” Da oltre cinquant’anni il Centro Geofisico Prealpino, creatura del noto personaggio Salvatore Furia, registra i dati meteorologici del territorio varesino. Le registrazioni afferiscono a due località: la città di Varese ( Via del Sarto) e l’area montana del Campo dei Fiori. Nel primo caso la stazione meteorologica si trova a circa 420 metri sul livello del mare, in ambito suburbano; mentre nel secondo caso essa si trova a quota 1200 metri circa in ambito montano. Fino al 1992 i dati erano registrati manualmente, mentre dopo quella data le misurazioni diventarono automatiche. Il collegamento di molte stazioni meteo alla rete Internet, cominciato nei primi anni 2000, permette oggi di poter visualizzare in tempo reale tutti i parametri climatici ( temperatura, pressione, umidità dell’aria, pioggia, irraggiamento solare, vento e così via). Ma come è cambiato il clima a Varese negli ultimi 50 anni e più?

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Panorama in direzione ovest dal Massiccio del Campo dei Fiori. In primo piano il Lago di Varese, seguono su altri piani l’area l’umida del Lago di Biandronno e poi le sagome del Lago di Monate e infine del Lago Maggiore

La temperatura media

La temperatura media registrata presso Via del Sarto ha ormai raggiunto a livello annuale una media di circa 14,5 gradi. Tra il 1967 e il 2017 la temperatura media è aumentata di 2,3 gradi, passando da 11,6 a 13,8 gradi. Il fatto che negli ultimi decenni vi sia stato un riscaldamento è quindi innegabile. Il riscaldamento si nota già a partire dagli anni settanta, ma è a partire dal 2000 che esso si fa molto rapido. In quell’anno la temperatura media era di circa 13 gradi. In circa vent’anni la temperatura media è quindi aumentata di circa 1.5 gradi. L’anno più caldo a Varese si conferma il 2019 ( media di 14,5 gradi), seguito a brevissima distanza dal 2015, 2017, 2018 e 2020. Gli ultimi sei anni sono stati quindi tutti molto caldi ( ad eccezione del 2016). A differenza però degli anni posteriori ( 2000-2014) la temperatura sembra essersi piuttosto stabilizzata ( almeno per ora, e comunque su livelli molto alti).

Inverno

La stagione invernale ( dicembre, gennaio e febbraio) è quella che meno ha subito il riscaldamento del nostro clima. Negli ultimi cinquant’anni le temperature invernali sono aumentate di circa un grado, passando da circa 3,2 a 4,2 gradi. Le temperature medie massime sono aumentate di più, passando da 6 a 8 gradi. Le minime si sono invece riscaldate molto meno, di appena 0,6 gradi ( da 0,2 a 0,8 gradi). L’aumento delle massime è cominciato già negli anni settanta e nel 1990 la media era di sette gradi ( oggi è di otto gradi, appena un grado in più in trent’anni). Le temperature minime sono addirittura leggermente calate tra gli anni settanta e ottanta ( seppur di pochi decimi), per poi invece crescere più marcatamente dopo il 2000 ( 0,7 gradi in più dal 2000 ad oggi).

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La neve imbianca la cima del Campo dei Fiori. Si tratta di un caso classico di “nevicata altimetrica”

Primavera

La stagione primaverile odierna è nettamente più calda di quella dei decenni passati. Nel 1967 la temperatura media di questa stagione era di 11 gradi, passati oggi a 14,2 ( aumento di ben 3,2 gradi). Particolarmente marcato l’aumento delle massime, passate da 14,7 a 18,4 gradi ( ben 3,7 gradi in più!). Le temperature minime sono aumentate invece di appena un grado in cinquant’anni, passando da 7,1 a 8,1 gradi. Interessante notare poi come le temperature massime siano aumentate marcatamente in ogni decennio. Interessantissimo il fatto che dal 2006 circa le temperature minime sono quasi stazionarie ( 1 o due decimi di grado in più nel 2018). Le temperature massime, partendo da 14,7 gradi, raggiungono i 16 verso il 1984, i 17 tra il 1998 e il 2000 e i 18 gradi verso il 2012.

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Scorcio di primavera sul Lago di Varese

Estate

L’estate è la stagione che si è riscaldata di piùL’aumento termico dal 1967 è impressionante e arriva a 3,7 gradi! Come per la primavera l’aumento è concentrato per lo più nelle temperature massime, passate da 24 gradi nel 1967 a 28,4 gradi nel 2017 ( l’anno che ad ora ha visto le temperature estive mediamente più elevate). Avere quattro gradi in più nelle massime estive è un cambiamento di enorme rilevo. Il mese in assoluto più rovente a Varese è ad ora il mese di luglio del 2015. Le minime si sono anch’esse riscaldate, di circa 1 grado e mezzo ( da 16.1 a 17,6 gradi). Da notare come l’aumento termico sia marcato e stabile nel tempo, già a partire dagli anni settanta. Per la temperatura media la soglia dei 21 gradi è infatti superata tra il 76 e il 78, quella dei 22 gradi nel 1990 e quella dei 23 gradi verso il 2002. La soglia dei 24 gradi è stata recentemente sorpassata verso il 2016. Per le minime la soglia dei 17 gradi è stata superata verso il 2000. Dall’inizio del nuovo millennio le minime stive sono aumentate di circa 0,6 gradi. le massime si sono invece riscaldate di ben 1,8 gradi.

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La Prima Cappella del Sacro Monte durante l’estate del 2017

Autunno

L’autunno si è riscaldato mediamente meno dell’estate e della primavera, ma più dell’inverno. Le temperature medie sono aumentate di 1,3 gradi dal 1967. Le massime sono aumentate di 1,9 gradi, passando da 15,2 a 17.1 gradi. Le minime sono aumentate di 1,3 gradi, con una tendenza però molto particolare: dal 1970 al 1990 si sono infatti leggermente raffreddate ( pochi decimi), per poi aumentare molto rapidamente. Nel 1990 le minime autunnali medie erano infatti di 8,6 gradi ( 0,4 gradi in meno che nel 1970!). Nel 2000 erano risalite a circa 9 gradi. Fino al 2006 l’aumento è stato poco marcato, mentre dal 2008 sono salite di un gradoL’aumento delle minime autunnali negli ultimi anni è stato quindi molto forte. Le temperature massime si sono invece riscaldate costantemente fin da subito ma in maniera lenta. Nel 67 le massime superavano di poco i 15 gradi, cresciute a 16 verso il 1988. Da allora, in un arco temporale di un trentennio, si sono riscaldate di appena 1,3 gradi.”

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Le sponde del Lago di Ghirla in veste autunnale

 

Eleonora Martinelli
eleonora.martinelli@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Febbraio 2021
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