Con “Le passioni del Berto” riparte la stagione all’Art di Lavena Ponte Tresa
La quarta edizione della rassegna inizia nel mese di febbraio con due mostre: “Le passioni del Berto” e “I colori di Gina Ionita”

Dopo lo stop imposto dal Dpcm di novembre, l’assessorato alla cultura di Lavena Ponte Tresa annuncia la ripartenza di “Art – Stagione espositiva 2020-2021”.
La rassegna artistica, che si tiene presso l’Antica rimessa del tram (in via Ungheria), sarà visitabile nel mese di febbraio tutti i martedì dalle 9.30 alle 11.30, i giovedì dalle 15.30 alle 17.30 e l’ultimo weekend del mese, in particolare sabato 27 febbraio dalle 16 alle 18 e domenica 28 dalle 10.30 alle 12.30.
Le esposizioni, oltre a pittura e scultura, si concentreranno anche sul concetto di artigianato, e su alcune delle attività lavorative manuali più antiche.
La rassegna parte con la tanto attesa “Le passioni del Berto”, una mostra omaggio alla memoria di Umberto “Berto” Spini, figura di grande rilievo nella vita di Lavena Ponte Tresa. Oltre ad essere stato un abile muratore, Berto era anche un ottimo artigiano del legno e un appassionato collezionista di antichi attrezzi da lavoro, che venivano meticolosamente selezionati ed esposti da lui in un porticato di sua proprietà.
A darne notizia è l’assessora alla cultura Valentina Boniotto: «La mostra è stata realizzata anche grazie all’attiva collaborazione di Aldo Spini, fratello di Berto, che ci ha aiutati ad allestire e a mantenere viva una parte di storia della nostra comunità». Secondo il volere di Berto, molte delle sue creazioni e parte della sua collezione sono state donate in maniera definitiva al comune di Lavena Ponte Tresa, che dovrà destinare uno spazio di esposizione permanente.
In contemporanea, dal 18 febbraio al prossimo 5 aprile, si terrà nelle vetrine delle attività commerciali del paese la mostra “I colori di Gina Ionita”, un viaggio di introspezione nel “qui è adesso” e uno sguardo positivo verso il futuro. «Lavena Ponte Tresa viene definita un centro commerciale a cielo aperto – spiega l’assessora Boniotto – Per questo abbiamo pensato di coinvolgere i negozianti in questa iniziativa, per dare un forte segnale di ripartenza del paese attraverso la cultura e l’arte».
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