Una mostra online, libri e video per il Giorno del Ricordo a Castellanza
Sul sito del Comune un video che illustra la sostra bibliografica allestita in Biblioteca, arricchito da interventi di lettura e musica oltre ad una ricca bibliografia interattiva
![Generica 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/02/generica-2020-1202513.610x431.jpg)
La Biblioteca e il Comune di Castellanza partecipano alle celebrazioni del Giorno del Ricordo pubblicando un breve video che illustra la Mostra bibliografica allestita in Biblioteca, arricchito da interventi di lettura e musica oltre ad una ricca bibliografia interattiva. Inoltre sono stati selezionati alcuni documentari storici che raccontano gli eventi che si svolsero sul fronte orientale a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale Link
Gli organizzatori ricordano le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Questa celebrazione “contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi.
Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.
Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità.
Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi. Questi ci insegnano che l’odio la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, germinano solo altro odio e violenza».
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