Il museo Volandia, vicino a Malpensa, deciderà mercoledì se riaprire
La possibilità di riaprire solo in settimana non convince Marco Reguzzoni: "Escludere i weekend significa di fatto non permetterci neanche di coprire i costi fissi". Ma la decisione sarà affidata al Direttivo
Volandia riaprirà, ora che i musei possono farlo in settimana? Negli ex capannoni della Caproni Vizzola, oggi sede della Fondazione e del museo del volo di fianco a Malpensa, ci stanno ancora pensando.
«Ci stiamo interrogando sulla fattibilità secondo le suddette regole» dicono da Volandia, che (in condizioni normali) in questa fase sarebbe aperta solo nel fine settimana, nel periodo invernale.
«Riaprire in settimana vorrebbe dire sovvertire totalmente ogni decisione razionale» dice il presidente dell’istituzione museale, Marco Reguzzoni. «Ciò nonostante, con il puro spirito di servizio, una decisione al riguardo verrà presa, mercoledì 3 febbraio, quando si riunirà il Consiglio Direttivo di Volandia».
«Escludere i weekend, che da sempre fanno registrare il flusso maggiore di visitatori, significa di fatto non permetterci neanche di coprire i costi fissi che la riapertura comporta ed è una scelta di difficile comprensione. Non dimentichiamo – prosegue Reguzzoni – che siamo reduci da un anno difficilissimo e in tal senso non posso che condividere e rilanciare le parole del direttore del Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Fiorenzo Galli, e mi associo alla richiesta sia riguardo l’estensione della riapertura anche ai weekend, sia per una pianificazione che è indispensabile per rimettere in moto macchine complesse come quelle museali».
«Nei giorni scorsi – continua Reguzzoni – Volandia ha anche indirizzato al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e alla sua vice Letizia Moratti una rispettosa lettera nel tentativo di sottolineare che le decisioni circa la riapertura dovrebbero anche considerare gli spazi che i Musei hanno a disposizione. E nella speranza che la Lombardia possa derogare alle regole nazionali o si faccia portavoce delle nostre istanze presso il Governo. Nel nostro caso, con 30.000 metri coperti e vari ettari di superfici esterne, non si corre nessun rischio di assembramento. Riaprendo solo in settimana, dopo mesi così difficili e con il divieto di visite scolastiche, si ha la certezza di un’apertura solo ‘di bandiera’. Ciò premesso, non escludo che il Consiglio direttivo possa decidere di riaprire il museo, ma solo ed esclusivamente per quello spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto, in primis nei confronti del nostro pubblico».
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