Il passo indietro di Valentina Verga che ha spianato la strada a Maggioni candidato sindaco del Pd
Il retroscena che ha portato il Pd a scegliere Maggioni passa anche dalla scelta dell'attuale capogruppo del Pd in consiglio comunale ma avverte: «Ho chiesto al partito di iniziare un rinnovamento interno»

La candidatura del Pd di Maurizio Maggioni all’unanimità è stata anche merito di Valentina Verga che, poche ore prima del direttivo che ieri sera ha scelto l’ex-professore dell’Ite Tosi, ha ufficializzato al partito il suo passo indietro: «L’ho fatto per il Pd. Era necessario per uscire da una situazione di stallo e per dare slancio alla campagna elettorale da subito. Con questo non ritengo esaurito il mio compito in questa campagna elettorale ma mi metto a disposizione per costruire una squadra forte che possa puntare a dare una vera alternativa al centrodestra».
L’avvocatessa bustocca, attuale capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, ha chiesto al partito di puntare sui giovani e su un’accelerazione che porti ad un rinnovo delle figure di riferimento nel partito, da qui ai prossimi 10 anni: «Ho chiesto questo perchè credo che si debba dare alle nuove leve del Pd la possibilità di avanzare nel partito e negli eventuali ruoli amministrativi».
Di Maggioni pensa che sia un ottimo candidato: «Assolutamente sì. La sua esperienza e conoscenza di alcuni mondi ci permetterà di aprirci all’esterno. Siamo pronti a dialogare con chiunque ma dovrà essere Maurizio a definire il campo e a far valere le proprie ragioni».
Neanche lei esclude le primarie con la candidata di 5 Stelle, Verdi e Sinistra: «Alle primarie ci si può arrivare se e solo se gli steccati alzati dalla sinistra su alcuni punti del programma verranno tolti. Non siamo stati noi a cambiare linea e ad alzarci dal tavolo del confronto e non riteniamo questo dialogo chiuso».
Valentina Verga intende intervenire anche su una questione contingente, quella del passo indietro di Agesp Attività Strumentali sull’ipotesi di chiudere una delle quattro farmacie attualmente gestite dalla municipalizzata: «Chiedo a tutti i consiglieri di unirsi sulla mozione che il Pd ha presentato. Chiediamo di dare mandato ad Agesp di non toccare le quattro farmacie attualmente operanti e diciamo al suo presidente di valutare se, compatibilmente con le risorse economiche, è il caso di aprirne una quinta e averne una aperta h24 e 7 giorni su 7. Spero che anche i 5 Stelle convergano su questa mozione che è l’unica presentata sull’argomento».
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