I “Pom pepin de Urin”, le mele antiche salvate dal sindaco e dai bambini
Un progetto che unisce amore per il territorio, salvaguardia della biodiversità e valorizzazione di antichi saperi e sapori: la storia della Mela poppina

E’ una melina antica, ancora poco nota e forse non adeguata agli standard estetici “da supermercato”, ma è deliziosa e ha qualità che la rendono interessantissima, tenace e molto utile per sostenere la biodiversità.
La Mela Poppina dal 2012 è al centro di un intervento di recupero per riportare sul territorio delle valli varesine questa pianta rustica e dai frutti aromatici, succosi e profumati, che hanno la particolarità di durare a lungo, risultando inalterati anche dopo diversi mesi di conservazione.
A far tornare in auge questo frutto, conosciuto a coltivato già nel 1700 in Valcuvia, è stato tra i primi il sindaco di Orino, Cesare Moia, che ha ribattezzato la mela “Pomm Pepin de Urin”, facendola diventare un simbolo del paese e legando ad essa diversi progetti.
Il primo, in collaborazione con la Fondazione Minoprio è stato la creazione di un frutteto di 250 meli nel parco della biodiversità. Un progetto nato in collaborazione con l’associazione La Campagna di Germignaga e il dottor Ballerio, del vivaio del Lago. Da antiche piante di melo sono state ricavate marze che innestate su portainnesto vigorosi hanno dato vita ad una nuova generazione di meli che hanno ripopolato il territorio comunale, anche grazie alla vendita delle piante che sono andate ad arricchire diversi orti e giardini del paese.
La mela poppina è stata al centro di incontri sulla biodiversità, di iniziative dedicate alle scuole, e di un corso pratico per dare ai cittadini le conoscenze e gli strumenti tecnici per coltivare un frutteto: nozioni generali di botanica, tipi di potatura e di innesti. L’antico frutto è diventato anche occasione di socialità, grazie alla nascita del gruppo “Amici della mela poppina” che ha dato vita a diverse iniziative in paese e creato il logo della mela.
Dal 2016, inoltre, nuove piante di “pom pepin” sono andate ad aggiungersi al frutteto originario, grazie alla decisione di piantarne una per ogni bambino nato in paese. Un albero pieno di significato, che ogni piccolo potrà curare e veder crescere insieme a lui.
Un progetto, quello della mela di Orino, che Varesenews ha seguito negli anni, raccontandone tappe, protagonisti ed eventi.
Trovate tutti gli articoli a questo link:
I Pom pepin de Urin
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.