Dallo screening a Viggiù 90 positivi. Sabato la campagna vaccinale: tutti convocati in 6 giorni
ATS Insubria, Asst Sette Laghi, Protezione civile, Comune e medici di famiglia effettueranno l'operazione che vuole raggiungere tutti i residenti a eccezione di quelli già guariti, gli attuali positivi e chi è in isolamento fiduciario
Aprirà sabato mattina 27 febbraio alle ore 8 il centro vaccinale a Viggiù dove verrà convocata tutta la popolazione residente dai 18 agli over 80 anni.
Nei due giorni del fine settimana verranno chiamati gli anziani, prima gli ultraottantenni e poi gli anziani tra i 65 e 79 anni. A loro verrà amministrato il vaccino Moderna.
Da lunedì mattina si parte con la popolazione tra i 18 e i 64 anni che riceveranno la prima dose dell’Astrazeneca. Per realizzare la maxi vaccinazione sono stati reclutati medici e infermieri dell’ASST Sette Laghi, che mette a disposizione anche i vaccini, la protezione civile per la logistica e i soccorritori del 118 che potranno attivare anche l’elisoccorso.
«Sarà un’organizzazione che potrà essere replicata in futuro quando apriremo gli hub vaccinali per le future fasi aperte a tutti i residenti – spiega la dottoressa Ester Poncato, direttore del Pipps di Ats Insubria – abbiamo già la banca data creata con le convocazioni per i tamponi. I residenti di Viggiù riceveranno la convocazione con orario e sede e i documenti da scaricare e compilare. Si tratta del consenso informato e della sede anamnestica che dovranno essere consegnati già completi così da velocizzare la parte dell’accettazione».
I risultati dello screening di massa
Dall’indagine a tappeto effettuata su 4000 residenti sono state individuate 90 persone positive. Di queste, 13 presentano la variante scozzese, 3 quella inglese, 7 il tradizionale virus di Wuhan e 5 hanno mutazioni sconosciute ma uguali tra loro. In 58 casi la carica virale era troppo bassa per lo studio della variante.
In queste ore si stanno predisponendo le diverse aree di accettazione, vaccinazione e osservazione nella palestra della scuola media. Ci saranno anche i medici di medicina generale di Viggiù che si sono detti disponibili a collaborare soprattutto per raggiungere i cittadini fragili che non possono spostarsi dal domicilio.
Non saranno convocati quanti si trovano attualmente in isolamento fiduciario, chi è positivo e chi è guarito e, si reputa, ha già sviluppato la protezione anticorpale.
Il modello Viggiù sarà dunque preso a paradigma di un sistema che dovrà iniziare dal mese prossimo con la fase di massa anche se date certe e modelli definiti non se ne hanno: « Abbiamo indicazioni di massima per Malpensa Fiere e per la Schiranna – ha spiegato il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – ma attendiamo indicazioni dalla Regione».
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