Un anno dal virus che ha stravolto le nostre vite, “Kronos e Kairòs: ricordi di una pandemia”
Il lungo e difficile anno che ci siamo lasciati alle spalle ha segnato solchi profondi in ciascuno di noi. Nella prima puntata raccogliamo suggestioni e riflessioni di medici e infermieri travolti dal virus la scorsa primavera
Tutto inizia da Mattia. Il paziente numero 1 di Codogno, contagiato da quel virus arrivato da Wuhan. La Lombardia, nel giro di pochi giorni, si trova a gestire un’emergenza dura e difficile. Da un’area ristretta, presto il SarsCoV2 si diffonde a tutta la regione e poi all’Italia, all’Europa e al mondo. Una crisi mondiale costringe ognuno di noi a vivere attimi, momenti ed eventi nuovi e inediti. In questa situazione corale, c’è chi soffre di più, chi è maggiormente esposto, provato o sacrificato.
Varesenews ripercorre i giorni difficili e duri del 2020 attraverso le voci dei protagonisti (ASCOLTA IL PODCAST). Di chi è stato in prima linea a curare gli ammalati, di chi è stato costretto a chiudere durante il lockdown o reinventare la produzione, di chi si è rimboccato le maniche per aiutare i più fragili. E di chi è rimasto chiuso in caso a gestire i fantasmi personali.
Varesenews presenta in cinque podcast le memorie e le emozioni vissute nell’anno che ha cambiato il mondo:
Kronos e Kairòs: ricordi di una pandemia.
La prima puntata è dedicata a medici e infermieri, personale sanitario dell’ASST Sette Laghi e dell’ASST Valle Olona. La prima ondata li ha trovati impreparati, inesperti, fragili nella loro umanità. Molti affidavano alla carta, appunti di attimi unici e irripetibili, emozioni difficili da rielaborare.
I mesi di lockdown duro ci permettono di arrivare a un maggio di liberazione. L’angoscia lascia il posto al sollievo. Ma la fatica e la sofferenza restano indelebili.
«La volontà è quella di non dimenticare un momento storico che, per quanto terribile e non ancora terminato, ha inevitabilmente cambiato la vita di tutti noi: a fine 2020 ci siamo ritrovati diversi rispetto a quello che eravamo a inizio anno», spiega Marco Giovannelli, direttore di Varesenews. «È un racconto che si sviluppa sul piano del tempo che scorre (kronos) e dei segni che lascia (kairòs) per rivivere eventi che hanno segnato tutta l’umanità in contemporanea. E lo abbiamo voluto fare attraverso le voci di chi ha vissuto il primo periodo della pandemia in prima linea: una scelta ben precisa che, se da una parte risponde alle nuove esigenze di fruizione, dall’altra permette di mettere in evidenza emozioni, sensazioni, paure e timori di uomini e donne che si sono trovati impotenti davanti a un virus che continua a mietere vittime. È un racconto in presa diretta che, cristallizzando episodi tragici come la scomparsa del dottor Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Varese, e momenti più leggeri, come il pianoforte suonato nella hall dell’ospedale di Varese, raccoglie appunti di cronaca e attimi di intimità e debolezza umana».
Kronos il tempo scorre inesorabile, Kairòs, momenti che imprimono solchi nell’anima.
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