Un “ecomuseo” per valorizzare il territorio, firmato a Jerago il patto tra i comuni
A piedi o in bicicletta tra i sentieri che collegano nove comuni della provincia: Azzate, Jerago, Brunello, Casale Litta, Daverio, Galliate Lombardo, Crosio della Valle, Mornago e Sumirago. "Itinerari delle Piane e dei Luoghi Viscontei" diventa realtà
Un progetto di ampio respiro e di lunga durata che vuole identificare e valorizzare un territorio strategico, elemento di congiunzione tra il lago di Varese e il Parco del Ticino, tra i siti UNESCO Isolino Virginia e Sacro Monte e le dighe del Panperduto. L’idea è diventata realtà e oggi tutti i comuni coinvolti hanno firmato un protocollo che li impegna a collaborare perché si sviluppi e cresca nel tempo. Perché questo è certo: il progetto è ambizioso e ci vorranno anni e impegno perché diventi quello che l’ideatore, Stefano Biondaro, di Mornago, aveva pensato. Una grande rete tra comuni che creino un percorso collegato. Si parla di natura, turismo, cultura, gastronomia. Una sorta di ecomuseo sul territorio. Il progetto dovrà evidenziare la cartografia, la storia del territorio e le sue trasformazioni e tutti gli elementi identitari culturali, paesaggistici, ambientali e socio- economici tipici; dovrà anche ideare un marchio e un logo caratterizzanti e identitari, individuare e promuovere gli immobili di pregio, monitorare la flora e la fauna esistente. L’obiettivo è dunque valorizzare sentieri e percorsi che permettano di raggiungere e collegare edifici storici e luoghi di rilievo e aree verdi e boschive dei comuni coinvolti, a piedi come in bici, con finalità turistiche, ludiche o didattiche.
Oggi la firma ufficial al castello di Jerago con Orago, presenti tutti i sindaci dei comuni che hanno accettato di entrare nel progetto.
“Si aggiungeranno Daverio e Galliate – ha detto Giorgio Ginelli, assessore all’ambiente del Comune di Jerago con Orago e promotore dell’iniziativa di partenariato. Penso sia un passo importante per la promozione del nostro territorio, fondamentale per diffondere la cultura della salute e del benessere”.
“La drammatica situazione che stiamo vivendo – ha aggiunto il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti – ha reso ancora più interessante questo progetto. Rendere più fruibili gli spazi attorno a casa nostra, dare la possibilità di fare mobilità dolce nei nostri luoghi è un compito cui siamo chiamati. Abbiamo posti segreti e poco noti: sarà un lavoro lungo che ci impegnerà per molti anni. Questa è la visione che abbiamo e ci sostiene la grande voglia di lavorare insieme”.
Anche Azzate ha deciso di aderire, per il Comune era presente il consigliere Tommaso Foti: “Noi sposiamo il protocollo – ha detto – e poniamo attenzione soprattutto al tema naturalistico. Questo tipo di turismo e la mobilità dolce sono il futuro. Penso alle piane che ci circondano, che devono essere valorizzate e allo stesso tempo protette. Sarà importante veicolare un messaggio alla gente: dove c’è un prato pulito c’è il lavoro di agricoltori e allevatori, che va rispettato”.
Il sindaco di Brunello invece ha messo l’accento sul fatto che il progetto si sta realizzando in tempi davvero rapidi e che Comuni con idee politiche differenti hanno deciso di collaborare tutte con un unico obiettivo: la valorizzazione del territorio. A lui s’è associato il sindaco di Crosio della Valle Marco Bortolussi che ha fatto notare come un progetto rimasto nel cassetto per molto tempo sia ora giunto a un punto di svolta importante.
Davide Tamborini , sindaco di Mornago e il primo cittadino di Sumirago Mauro Croci hanno aggiunto: “Il nostro compito è fare del bene e valorizzare il territorio. Con le Giornate del Fai noi lo facciamo da tempo ma questo progetto ci aiuterà a valorizzare ancora di più il nostro territorio”.
Angelo Bertagna sindaco di Galliate Lombardo ha aderito con piacere a “Itinerari delle Piane e dei Luoghi Viscontei”: “Come comune rivierasco stiamo operando da tempo per creare un corridoio ecologico che colleghi il Campo dei Fiori con il Lago di Varese. E’ un’ idea in cui crediamo e in cui investiamo energie da tempo, così come quella della pista ciclabile della Valbossa. Il progetto va proprio in questa direzione e vi aderiamo con piacere”
Il prossimo passaggio sarà coinvolgere gli stakeholder del territorio: il Fai, Legambiente e anche Federcaccia per la manutenzione e la pulizia dei sentieri “Non sarà facile ma ci crediamo – ha concluso Stefano Biondaro. Quel che è certo è che dovrà essere un progetto condiviso. Nessuna decisione calata dall’alto. Tutti i cittadini delle aree interessate, se lo vorranno potranno, contribuire con idee e proposte”.
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