I Verdi contro Maggioni su Accam: “Non siamo bambini capricciosi”
La lista ambientalista parte subito all'attacco delle dichiarazioni del candidato sindaco del Pd sullo spegnimento di Accam: "Sappiamo che non si può chiudere l'inceneritore da un giorno all'altro ma va fatto il prima possibile

I Verdi Busto Arsizio salutano il riconoscimento del candidato Maurizio Maggioni da parte del Pd, ma constatano «con amarezza l’esito tardivo delle nostre richieste inascoltate per mesi, finalmente sbloccate dalla nostra iniziativa con la candidata Amanda Ferrario, persona valorosa appoggiata per questo anche da Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana».
«Sono piccoli inciampi che fanno parte della vita e della stessa politica: meglio tardi che mai!» – aggiungono dalla lista ambientalista che subito risponde alle dichiarazioni del candidato sindaco democratico, fresco di investitura: «Purtroppo, leggiamo la partenza da cartellino giallo, quasi rosso, detto arancione nel mondo calcistico: la nostra coalizione non ha mai chiesto lo spegnimento immediato di Accam, cioè dell’inceneritore consortile di Borsano».
I Verdi, guidati da Andrea Barcucci, si dicono «molto delusi da questo tentativo compiuto per infangarci e trattarci come bambini capricciosi, in modo paternalistico di remota memoria. Siamo ben consci che lo spegnimento di Accam avverrà secondo un copione in parte ancora da scrivere, ammesso che non intervengano le autorità giudiziarie a decretarne la fine prematura. Certo sarebbe, quest’ultima, la sola possibilità non istituzionale, diversa da quella a cui noi invece noi aspiriamo nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che la comunità dei ventisette comuni si sono date, lo spegnimento concordato e il futuro condiviso per il territorio».
«Noi domani mattina ci sveglieremo sereni e raziocinanti, niente affatto imploranti di chiudere l’inceneritore prima dei necessari tempi amministrativi e di quelli tecnici, visto che non saranno certo pochi mesi in più a condizionare negativamente il futuro e la salute di bustesi e delle comunità limitrofe, che da vent’anni assistono alla picchiata morale ed economica del secondo inceneritore consortile, dopo quello del 1970, acceso nel 2001. Crediamo fondamentale – come punto di partenza – che sia espressa la ferma e salda posizione a spegnere Accam quanto prima possibile. Per l’impossibile lasciamo spazio ai ciarlatani, ai venditori di post-verità e di mantelli dell’invisibilità. Prima si spengano le caldaie e da lì si riparta: è la miliardesima richiesta per esprimere volontà politica ad una classe dirigente autoreferenziale e tiepida, non un videogame in tempo reale. Se non ora, quando?» – concludono.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.