I 200 anni del consiglio comunale di Luino
Scoperta una targa commemorativa che mette nero su bianco la longevità dell'assemblea cittadina, “vera sede della democrazia luinese“

Il 19 marzo 1821 come descritto dai documenti dell’epoca fu istituito il Consiglio Comunale a Luino, embrione della futura assemblea cittadina. Mancavano quarant’anni all’Unitá d’Italia, proclamata il 17 marzo 1861.
Il Consiglio Comunale di allora non era un organo eletto democraticamente a suffragio universale come oggi, ma era un’assemblea degli ottimati.
Dal 1861 al 1922 l’organismo vide la rappresentanza dei pochi esponenti eleggibili, nell’Italia sabauda che si stava affacciando alla modernità. Dal 1922 alla fine della seconda guerra mondiale fu abolita la democrazia e anche Luino visse il periodo buio della dittatura fascista.
Dal 1946 vi fu la rinascita democratica dell’Italia finalmente libera e repubblicana, come sancito dal referendum del 2 giugno. Fino al 1992 il Consiglio Comunale eleggeva al suo interno il sindaco, mentre dal 1993 vi è l’elezione diretta del sindaco a turno unico con legge elettorale maggioritaria poiché Luino per ora ha meno di quindicimila residenti.
Nel 2010 il Consiglio Comunale votò la modifica dello Statuto e del Regolamento del Consiglio Comunale introducendo la figura del Presidente del Consiglio Comunale, eletto a maggioranza assoluta dall’emiciclo. Dal 2010 al 2015 presidente dell’assemblea fu Alessandro Casali, a cui seguì Alessandro Franzetti sempre nel 2015 che precedette Davide Cataldo in carica fino al 2020. Dall’ottobre 2020 il nuovo presidente del Consiglio Comunale è Fabrizio Luglio.
«Oggi per noi che abbiamo rivestito e rivestiamo la carica di presidente del Consiglio Comunale – affermano Alessandro Casali, Alessandro Franzetti, Davide Cataldo e Fabrizio Luglio – è bello essere qui a ricordare il 200esimo anniversario dell’istituzione del Consiglio Comunale di Luino. Questo organismo rappresenta tutta la Città poiché è eletto a suffragio universale. Riteniamo che la nostra figura sia di garanzia per il funzionamento dell’assemblea e ne valorizzi le prerogative nei confronti delle commissioni, della giunta e del sindaco».
«Siamo felici che le riunioni assembleari si svolgano nella bellissima sala “Amleto del Grosso”, vera sede della democrazia luinese. Non appena possibile, usciti dalla pandemia, festeggeremo questa importante ricorrenza come si merita, alla presenza dei cittadini luinesi – concludono i quattro presidenti», concludono i quattro amministratori.
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