All’ospedale di Varese, cinquecento anziani convocati in due ore per fare il vaccino
Una lunga coda si è formata al padiglione centrale sollevando qualche critica. Volontari impegnati a mantenere il distanziamento mentre l'ospedale ha aumentato le linee di erogazione
Quasi cinquecento anziani questa mattina all’ospedale di Varese per il vaccino anticovid. Tutti convocati tra le 8 e le 10.30.
Il percorso per accedere all’area vaccinale è lungo: il corridoio di un’ala del padiglione centrale del Circolo. A controllare distanziamento e rispetto delle code ci sono i volontari chiamati a gestire una situazione delicata con tanti pazienti fragili che avrebbero diritto a un percorso differente. L’organizzazione messa in campo dalla Sette Laghi mira all’efficienza ma gestire 500 persone in due ore è comunque impegnativo. La folla crea preoccupazione, soprattutto per categorie così fragili. Per accelerare le operazioni, l’ospedale ha attivato una linea vaccinale in più.
Il problema, ancora una volta, sta nel sistema di prenotazione da parte della centrale regionale di Aria che non ha rispettato l’agenda definita dal Circolo ma ha concentrato in due ore tutti i convocati. Da qui l’affollamento che, assicura l’ospedale, viene comunque gestito con il rispetto delle distanze, anche grazie al lavoro dei volontari presenti.
LA REPLICA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA
La grande sede vaccinale dell’area formazione dell’Ospedale di Circolo sta funzionando con ordine ed efficienza da settimane, accogliendo migliaia di vaccinandi senza assembramenti e con grande celerità, a dimostrazione che non solo la struttura è idonea allo scopo, ma anche i percorsi predisposti, l’organizzazione dell’attività e persino la segnaletica lo sono, grazie all’attento lavoro di analisi e pianificazione svolto dal team di professionisti dell’ASST Sette Laghi che si stanno occupando di questa attività ad altissima complessità.
Purtroppo, si sono verificati dei problemi tecnici nel sistema delle prenotazioni, che è esterno alla nostra Azienda: anziché distribuire le prenotazioni lungo tutto l’orario di attività, come richiesto, sono state concentrate in una fascia oraria molto ristretta, creando delle difficoltà ai nostri operatori e ai volontari, questi ultimi presenti proprio per supportare l’accoglienza e l’orientamento dei vaccinandi.
In ogni caso, il nostro personale e gli stessi volontari hanno saputo far fronte al problema con rapidità, garantendo il rispetto del distanziamento.
Contestualmente, l’Azienda ha ancora una volta provveduto a segnalare alla piattaforma che si occupa delle prenotazioni il disguido verificatosi, ricevendo conferma del fatto che si sono fatti carico della questione e che stanno cercando di risolverla.
Purtroppo, i nostri professionisti, che hanno studiato e allestito tutti i centri vaccinali attivati nella nostra Azienda, non possono intervenire su fattori esterni, quali appunto il sistema di prenotazione.
Nel confermare quindi l’adeguatezza dell’organizzazione predisposta per le sedi vaccinali allestite all’interno degli Ospedali dell’ASST dei Sette Laghi, si coglie l’occasione per ricordare che da inizio aprile sarà pronta ad entrare in funzione anche la grande sede vaccinale della Schiranna di Varese, grazie alla sinergia con il Comune di Varese e l’Esercito.
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Non c’è nulla da fare…non ne azzeccano una nemmeno a pagarla.
Continuo a ritenere che esista una sola soluzione: A CASA!!!!
Ieri ho accompagnato mia suocera (94 anni) e mia moglie alle 8 e non ho trovato molto traffico.
Dentro l’ospedale non c’era alcun cartello che indicasse il luogo di vaccinazione.
Sono ritornato dopo due ore per riprenderle: una coda interminabile di auto fuori e dentro l’ospedale che hanno obbligato mia suocera claudicante a venirmi incontro lungo la via Lazio: ma non si poteva organizzare meglio l’iter, predisponendo un luogo con posteggi vicini e idonei cartelli (e tralascio l’assembramento).
Stamattina accompagnato mia madre al vaccino.SEGNALETICA all’interno del parco ospedale col percorso vaccinale da fare ASSENTE! Nella migliore tradizione italiana. Idem per poi uscire. La strada che porta al vecchio ingresso per la coda vaccinale INTASATA da decine auto parcheggiate. Ma possibile che un luogo di cura debba essere ovunque sommerso dalle auto??? Per non parlare di chi accede con Suv simili a Hummer militari. Portate i vostri familiari con una utilitaria. Se avete il SUV certamente avete anche l’utilitaria. Intasamenti a iosa.Alla direzione dell’ospedale: durante i mesi di vaccinazione VIETATE il parcheggio lungo il percorso vaccinale e mettete dei cartelli.La coda all interno in piedi: ma l’eventualità che qualcuno si senta male PRIMA del vaccino non l’ha prevista nessuno? Qualche sedia, un paio di panchine? Alla direzione: andate in farmacia: magari trovate una confezione di pillole del buonsenso. E già che ci siete chiedete un integratore per il senso dell’organizzazione.
La risposta della ASST è in puro stile italico.
Tutto va per il meglio e se c’è qualcosa che non funziona non è colpa nostra ma di altri.
Ma se è vero che mancano le indicazioni sarà colpa della ASST o sarà mica colpa dei Marziani?
Se mancano sedie e panchine per gli ultraottantenni (che magari fanno fatica a stare in piedi? la colpa sarà della AST o magari e colpa dei nostri anziani che sono, colpa loro, VECCHI?
Credo sempre più che la classe dirigente pubblica in Italia sia generalmente mediocre e basta un impiegato mediocre per vanificare il lavoro di operatori validi e preparati (e ce ne sono fortunatamente).
In lombardo li definirei CHAPARATT
Era gia’ successo questo “disguido” e vista l’importanza della situazione qualcuno avesse alzato almeno il telefono per ordinare di ovviare a questa indecenza. Ma Fontana e Moratti sono troppo impegnati a rassicurare in TV che tutto va bene. E Bertolaso a girare in elicottero per realizzare spot pubblicitari. Non ci sono parole civili per qualificarli!