All’ospedale di Varese parte la sperimentazione del vaccino Reithera
Il reparto di malattie Infettive partecipa alla seconda fase della sperimentazione che coinvolge mille volontari. Una cinquantina i varesini che riceveranno il vaccino

Parte oggi, mercoledì 31 marzo, la fase operativa della sperimentazione per il vaccino Reithera all’ospedale di Varese.
Il reparto diretto dal professor Paolo Grossi è stato coinvolto dall’azienda italiana nella seconda fase dello studio che coinvolge mille persone: « Oggi – spiega il primario di Malattie Infettive – convocheremo i volontari che hanno dato la disponibilità. Verificheremo che ci siano le condizioni e da domani partiremo con la vaccinazione. Abbiamo una quarantina di candidati che dovremo vagliare e poi ne servirebbe ancora una decina. Piccoli numeri che riteniamo di individuare in tempi brevi». I candidati hanno diverse età, tranne quelle pediatriche, e sono uomini e donne.
Il vaccino “made in Italy” ha superato la prima fase con risultati, che il professor Grossi ha definito “incoraggianti”, e ora affronta i test su una quota di popolazione maggiore, circa mille volontari che poi verranno monitorate per il primo mese per studiarne la produzione anticorpale: « Chi viene arruolato continuerà a essere monitorato per i prossimi due anni così da valutare anche gli sviluppi futuri».
Il professor Grossi era nel comitato di verifica dei primi studi e la richiesta di entrare nella sperimentazioni in modo attivo lo aveva immediatamente convinto: « Dopo questa fase ce ne sarà una terza che coinvolgerà una quota maggiore di volontari in diverse parti del mondo» .
Il vaccino, che si sta realizzando nei laboratori di Castel Romano, sarà probabilmente pronto in autunno, una risposta in più se il SarsCoV2 diventerà endemico e la vaccinazione dovrà essere un impegno annuale.
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