Coraggioso e coerente, “Avvenire” dedica un inserto all’economia civile
Il quotidiano cattolico pubblica un inserto con cadenza quindicinale dedicato al pensiero economico che potrebbe cambiare il mondo
È uscito mercoledì 3 marzo il primo inserto del quotidiano “Avvenire” dedicato all’economia civile, un pensiero economico che risale alla prima metà del Settecento e si rifà alla scuola napoletana dell’economista Antonio Genovesi. Un pensiero che oggi, dopo aver viaggiato per secoli sottotraccia, riemerge con forza di fronte alle crescenti disuguaglianze del mondo globalizzato.
Il primo numero dell’inserto periodico, che è diviso in tre sezioni (idee, storie e analisi), apre con un articolo di Pietro Saccò dedicato al saggio “Disuguali” (Aboca Edizioni) di Stefano Zamagni, docente di economia politica considerato tra i principali eredi contemporanei della scuola di Genovesi, insieme agli economisti Luigino Bruni e Leonardo Becchetti.
Le ragioni di questa scelta le spiega Marco Tarquinio direttore del quotidiano cattolico: «Sulle pagine di Avvenire ci interessano anche i “modi dire”, ma molto di più i “modi di fare“. E i pensieri e gli sguardi sulla realtà che quei “modi di fare” propiziano, perché li precedono, li motivano, li rendono duraturi. Vale in ogni campo, ma specialmente – in questo tempo e di questi tempi- in economia».
È da molti anni che “Avvenire” racconta l’altra faccia del mondo, quella fatta di buone pratiche, di coerenza tra parole e fatti, di un’economia in grado di tenere insieme la nostra felicità e quella degli altri. Questo inserto periodico, che per ora avrà cadenza quindicinale, è dunque l’ennesimo contributo del quotidiano cattolico a un cambiamento che ora non può più aspettare.
Tra gli autori che contribuiscono alla scrittura del nuovo inserto c’è anche Massimo Folador, docente di business ethics all’università Liuc di Castellanza e autore di numerosi testi sull’argomento, tra cui il saggio da poco pubblicato “Verso un’economia integrale” ´(Guerini Next).
L’unica pubblicità presente nel primo numero era quella della Bcc- Federcasse, così coerente con il tema di fondo da usare come slogan una frase di Antonio Genovesi, il capostipite dell’economia civile: “È legge universale che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri“.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Settimana della Sicurezza al Falcone di Gallarate: fuori presidi e polemiche "contro la militarizzazione"
Varese CdQ9 su Tra nuove norme e incertezze sui monopattini, anche a Varese si sperimenta il futuro della mobilità sostenibile
italo su Il rappresentante degli studenti si dissocia dalla protesta contro la Settimana della Sicurezza al Falcone
elena manfrin su "Ero inoperabile per tutti, ma non per il professor Ghezzi: grazie a lui sono rinata"
Giulio Moroni su È morto il fotografo Oliviero Toscani
italo su Il caso della contestazione alla "Settimana della Sicurezza" a Gallarate
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.