Dall’Islanda a Gozo: nemmeno il Covid ferma Giacomo Ratto, il portiere giramondo

Il 35enne di Calcinate del Pesce sta giocando nella serie A dell'isola a Nord Ovest di Malta. Ci ha raccontato le difficoltà provicate dalla pandemia, ma anche i sogni e gli obiettivi di chi non ha nessuna intenzione di mettere limiti al mappamondo

Lo avevamo lasciato in Islanda, lo ritroviamo a Malta. Giacomo Ratto, 35 anni da compiere, di professione portiere, prosegue la propria carriera nonostante le difficoltà legate alla pandemia che ha cambiato prospettive e abitudini di tutti.

Ratto, varesino di Calcinate del Pesce, è cresciuto nel Bosto, ha giocato in giro per il mondo toccando mete esotiche e meno esotiche: nel suo curriculum troviamo esperienze in Svizzera, Malta, Mongolia, Isole Fiji, Nicaragua, Islanda, alternate a brevi incursioni sui campi di Panama, Grecia e Zimbabwe.

In Islanda l’avventura è durata poco: «A luglio 2019 sono tornato a casa, l’ambientamento è stato difficile. Il paesino dove abitavo e dove giocavo era davvero troppo piccolo e soprattutto troppo lontano da tutto. Ho un bel ricordo della società e del team, oltre che di quei luoghi. Viverci però era davvero troppo complicato», racconta il portiere 35enne.

Dall’estremo Nord è tornato in un luogo che ormai conosce come le sue tasche, a Gozo, dopo un breve passaggio per la First Division di Malta (equivalente alla nostra serie B): è stato richiamato nel SK Victoria Wanderers FC che milita nella serie A del campionato del paese, nell’arcipelago delle Isole Calipsee.

«Ho avuto un po’ di contatti dopo l’esperienza in Islanda, ho firmato per lo Fgura United in First Division di Malta, ma non ho giocato per via del limite dei 3 stranieri. Sono sceso in campo solo in 2 amichevoli, una delle quali conto il Floriana, la squadra più forte e rappresentativa del paese. Dopo un mese e mezzo sono andato via e ho ritrovato la società dove ero già stato e dove ho fatto benissimo a Gozo, l’SK Victoria Wanderers FC. Dopo 8 partite e la salvezza raggiunta con merito, si è fermato tutto causa Covid – racconta il portiere varesino -. È stato un lockdown diverso rispetto a quello italiano: i bar e i ristoranti sono stati chiusi, ma si poteva andare in giro, passeggiare, andare al mare e fare allenamento, da solo, ma almeno mi sono tenuto in forma. La mia ragazza è rimasta bloccata qui con me, una fortuna per entrambi, fino a metà aprile. Diciamo che la situazione generale ci ha aiutato a non sentirci in gabbia. A settembre, dopo alcuni contatti in Premier League a Malta e in Romania, saltati all’ultimo, è poi ripresa la nuova stagione a Gozo, ed eccomi qui».

Giacomo Ratto
Foto dalla pagina Facebook Gozo FA

«Come funziona con il coronavirus? A Malta e Gozo il calcio è ad un livello semiprofessionistico. Si fa il tampone se si hanno i sintomi o se si è entrati in contatto con qualcuno positivo. Se un compagno di squadra è positivo e la Lega o il comitato scientifico decide che c’è il rischio, la squadra va in quarantena, poi si fanno i tamponi a tutti e si torna quando si è negativi. Non si fanno tamponi a tappeto preventivamente – spiega ancora -. Questo a livello calcistico, mentre per esempio per tornare in Italia il tampone è gratuito, il risultato arriva dopo due giorni, si fa in un drive through. A Malta e anche qui a Gozo sono partiti con le vaccinazioni, prima le categorie a rischio e via via il resto della popolazione».

«Quest’anno la squadra è molto giovane, nell’ultima partita siamo scesi in campo con sei undicesimi Under 19: 15 anni il terzino sinistro (Ashton Potter, all’esordio assoluto), 17 anni i tre centrali in difesa, 18 anni gli esterni destro e sinistro. Due miei compagni sono stati convocati con la nazionale Under 19 di Malta. L’obiettivo a breve termine è la salvezza, siamo settimi, fuori dalla zona retrocessione. È un campionato difficile, con solo due round su tre, gli stranieri limitati a due. È tutto più complicato dal Covid. Il campionato dovrebbe finire a fine maggio, mancano 8 partite. Il calendario si aggiorna ogni mese – chiosa Ratto -. Il futuro? Ho 35 da compiere, sto benissimo, sono in forma, vorrei fare 4/5 anni bene bene, crescere, cogliere nuove opportunità facendo il salto di qualità a livello calcistico, trovare il trampolino di lancio. Mi piacerebbe avere un’occasione per firmare in Premier League a Malta o in un’altra categoria superiore. Dove? Difficile dirlo, a me va bene girare, limiti al mappamondo non ne metto, non avrebbe senso. In Sudamerica mi piacerebbe tornarci, per una sfida personale non finita come avrei voluto. Ma anche in Europa sarebbe bello misurarmi con un campionato di livello, in Romania, in Grecia, nei Paesi Baltici. Sono aperto a varie destinazioni. Voglio fare salto di qualità».

Giacomo Ratto
Foto dalla pagina Facebook Gozo FA

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Marzo 2021
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