David di Donatello, nomination a Renato Pozzetto per il premio di miglior attore
L'80enne attore è nella cinquina dei candidati per la sua interpretazione drammatica nel film "Lei mi parla ancora" di Pupi Avati

C’è anche Renato Pozzetto in lizza per il premio di miglior attore protagonista ai “David di Donatello”, i massimi riconoscimenti del cinema italiano che verranno assegnati l’11 maggio prossimo nella serata di gala della 66a edizione.
Il grande attore milanese-varesotto, 80 anni, ha infatti ottenuto la nomination per la inedita, delicata e struggente interpretazione del protagonista del film “Lei mi parla ancora”, pellicola diretta da Pupi Avati liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi.
Nel film, uscito lo scorso 8 febbraio, Pozzetto interpreta proprio Giuseppe, padre di Elisabetta e di Vittorio Sgarbi e recita per la prima volta nella sua carriera un ruolo drammatico. La trama prende il via dalla scomparsa della signora Rina (moglie di Giuseppe) e dall’arrivo nella vita di quest’ultimo di uno scrittore (Amicangelo, Fabrizio Gifuni) incaricato dalla figlia di scrivere insieme all’anziano un libro di memorie. Un rapporto, quello tra i due uomini, inizialmente burrascoso ma poi via via sempre più profondo.
Con il popolarissimo attore lombardo sono in corsa per “miglior attore protagonista” anche Pierfrancesco Favino (Hammamet), Elio Germano (Volevo nascondermi), Valerio Mastandrea (Figli) e Kim Rossi Stuart (Cosa sarà).
Nella sua lunga carriera Renato Pozzetto ha già ricevuto un David di Donatello nel 1975: in quella occasione però si trattò di un “David Speciale” «per il nuovo tipo di umorismo delle sue interpretazioni».
Oltre a quella per il miglior attore, “Lei mi parla ancora” ha ottenuto la nomination per la miglior sceneggiatura adattata.
Tra i nominati all’edizione 2021 c’è anche il saronnese Andrea Leanza, candidato a “miglior truccatore” per il film Hammamet diretto da Gianni Amelio. Quest’ultima è una delle cinque pellicole in lizza per il miglior film insieme a “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli e “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti.
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