Depuratori di Arcisate e Cuasso: le preoccupazioni di Legambiente e gli studi di Alfa
Il circolo di Legambiente solleva l'annosa questione della depurazione delle acque in Valceresio con una lettera indirizzata a gestore unico e comuni della valle. La risposta di Alfa srl
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(Immagine di repertorio) – Il Circolo Legambiente Valceresio solleva ancora una volta l’annosa questione della depurazione in valle, con riferimento ai depuratori di Cuasso e di Arcisate e alla situazione del lago Ceresio.
Lo fa con una lettera, che è stata inviata ieri ad Alfa srl, alla Provincia e ai comuni di Arcisate, Bisuschio, Porto Ceresio, Cuasso al Monte, Induno Olona, Brusimpiano e Lavena Ponte Tresa, alla Regione e al governo del Canton Ticino.
Le richieste di Legambiente
La questione – spiega nella lettera il presidente del circolo di Legambiente Sergio Franzosi – è legata all’esistente progetto sul depuratore di Arcisate, in località Molino del freddo: «Dalle informazioni raccolte ci risulta che la Società Alfa srl, intenda dismettere il depuratore del Molino del freddo per farne confluire le acque nell’impianto di Cuasso, in applicazione di una precedente delibera dell’amministrazione locale».
Secondo Legambiente il depuratore in località Cuasso al Piano “non è in grado di assorbire gli oltre 2.000 mc/d del depuratore di Arcisate” e c’è il rischio che il passaggio possa compromettere i risultati ottenuti in questi anni nell’ambito della depurazione, che si sono tradotti in un miglioramento della qualità delle acque del lago Ceresio.
«In accordo con le amministrazioni locali e gli enti preposti, collaboriamo da anni al monitoraggio della qualità delle acque del Ceresio, anche con la campagna “Goletta dei laghi” – dice Franzosi – Nel corso delle rilevazioni si è constatato che si sono risolti alcuni dei problemi di inquinamento e, grazie agli interventi già effettuati localmente dai Comuni, la qualità delle acque negli ultimi anni è nettamente migliorata tanto da poterne finalmente dichiarare la balneabilità, elemento imprescindibile per sostenere la vocazione turistica presente sull’intero bacino italo-svizzero. Non dobbiamo invalidare il risultato ottenuto, ma eventualmente migliorarlo, correggendo l’eccezione dei due punti tuttora inquinanti in territorio di Porto Ceresio: i torrenti Vallone e Bolletta, quest’ultimo che raccoglie le emissioni dal depuratore di Valle di Cuasso al Monte».
Da qui la richiesta ad Alfa srl di maggiori informazioni sullo stato del depuratore di Arcisate e sull’avanzamento del progetto di dismissione, ma anche una forte raccomandazione perché si effettuino i previsti lavori di potenziamento sul depuratore di Cuasso.
La risposta di Alfa
«In questa fase stiamo studiando la situazione perché la depurazione è l’ultimo anello di una catena più lunga – dice il presidente di Alfa srl e sindaco di Cairate Paolo Mazzucchelli – Come per altre situazioni, anche i depuratori di Cuasso ed Arcisate saranno al centro di una valutazione che tenga conto di tutti gli aspetti legati al ciclo dell’acqua. E’ nostro interesse e interesse dei territori, che sono rappresentati dai nostri soci, che si trovino soluzioni ottimali, ed è chiaro che non è interesse di nessuno sovraccaricare il depuratore di Cuasso e rischiare di inquinare il Ceresio. Oltre a rischiare pesanti sanzioni per infrazioni alle normative europee in materia di inquinamento delle acque.».
Alfa srl è la società a capitale interamente pubblico che gestisce il Servizio idrico integrato della provincia di Varese. I soci sono 144 soci: 135 comuni della provincia, 8 comuni di province limitrofe e la Provincia di Varese: « In un prossimo futuro, gestiremo il servizio idrico integrato in tutti i comuni che fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Varese – dice Mazzucchelli – e il lavoro che stiamo facendo ora, decisamente complesso, è una rilevazione dell’esistente, indisensabile per programmare interventi, potenziamenti e miglioramenti di tutta la rete provinciale».
Al momento, anche la situazione della Valceresio è allo studio: «Oltre alla raccolta dei dati ci confrontiamo costantemente con i territori, attraverso le amministrazioni locali – conclude Mazzucchelli – E’ chiaro che l’obiettivo è quello di ottimizzare l’esistente e dare risposta alle criticità dove esistono».
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