Don Alberto o Don Luigi? Ad Azzate è dibattito sul nome del parchetto ristrutturato

La proposta dei gruppi di minoranza, che dovrà essere discussa in consiglio comunale, ha aperto una discussione tra i cittadini: a chi intitolare il parco accanto a San Rocco oggetto di una riqualificazione voluta dall'amministrazione?

Piscina Azzate

Se non fosse irrispettoso lo si potrebbe quasi definire un “derby tra preti”. Ad Azzate si sono formati due schieramenti su una proposta lanciata dai gruppi di opposizione, “Insieme per Azzate” e “Azzate in Valbossa”, in merito all’ intitolazione del parchetto accanto alla Chiesa di San Rocco, zona interessata in questo periodo da lavori di ristrutturazione.

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Raffaele Simone e Carlo Arioli, i due capigruppo dei minoranza, propongono che venga dedicato a Don Luigi Cantù. L’idea andrà discussa in consiglio comunale, ma intanto in paese è partito il tam tam e qualcuno ha già fatto una contro-proposta. Sulla pagina Facebook “Sei di Azzate se” da tempo un appassionato cittadino amante dei tempi passati e di storia locale, Angelo Costanza, pubblica foto di Don Alberto Isella “lasciate nel cassetto dei ricordi”. Ed è Don Alberto a contendere il “podio” a Don Luigi Cantù.

“Nelle mie intenzioni dovevano rappresentare un ricordo per chi quel periodo lo ha vissuto, ma anche per ricordare alle nuove generazioni o a chi ad Azzate è arrivato in tempi meno remoti le opere e le iniziative di questo grande educatore che riusciva ad abbinare le qualità di aggregatore a quelle di lungimirante imprenditore che ha dato lustro e prestigio al nostro paese. Senza cancellare i meriti ed il ricordo di Don Luigi Cantù ritengo sia corretto dare una prelazione di scelta a Don Alberto Isella mai adeguatamente ricordato”, scrive Costanza.

Insomma se Don Luigi Cantù, morto nel 2008 all’età di 79 anni, per tre decenni parroco di Azzate ha lasciato ricordi indelebili in alcuni, Don Alberto riuscì a dare una spinta propulsiva al paese, negli anni del boom economico. Di Don Alberto fu, ad esempio, l’idea di far realizzare una piscina nell’oratorio: “Dopo l’inaugurazione avvenuta il 9 settembre 1959 la piscina di Azzate in breve tempo raggiunge una grande popolarità in tutta la provincia e non solo, tanto che la Federazione Italiana Nuoto decide di fare svolgere il Campionato Regionale proprio ad Azzate”, racconta Costanza. Ma anche la realizzazione della palestra e del cinema Castellani portano la sua impronta. Don Alberto era il coadiutore del parrocco Don Angelo Cremona.

Chiarisce infine la posizione delle minoranze Antonio Triveri, candidato della lista “Insieme per Azzate” che scrive: “Credo che non sia intenzione di nessuno aprire un insolito “derby” tra due figure della Chiesa che hanno un posto speciale nella memoria di chi li ha conosciuti. Infatti, l’unica motivazione vera che, in questa sorta di referendum spontaneo, spinga chiunque a ricordarne uno invece dell’altro è una semplice questione generazionale: chi ha qualche anno in più è ovviamente legato a don Alberto, chi ha qualche anno in meno invece a Don Luigi. Dunque, fare dei distinguo diventa difficile. Difatti, leggendo la mozione presentata dalle liste “Insieme per Azzate” e “Azzate in Valbossa” (e che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale che speriamo venga ancora trasmesso in streaming consentendo alla cittadinanza di partecipare, seppur virtualmente) appare chiaro come alla base, al di là della memoria, vi sia una semplice ma precisa scelta logistica. Il nome di Don Luigi è infatti legato alla chiesetta di San Rocco, per il quale l’ex parroco si impegnò a trovare le risorse per il rifacimento della copertura. Oltretutto il discorso della prelazione potrebbe essere relativo, visto che quel parchetto non è e non sarà l’ultima occasione nella quale Azzate potrà dare un segno della propria memoria. Ad esempio, esiste da tempo nel cassetto un progetto che riguarda tutto il comparto della parte finale di via Vittorio Veneto, del campo dell’oratorio e dell’area dell’ex piscina. Ecco, quando esso si concretizzerà, dando un nuovo volto (su cui probabilmente si animerà un nuovo dibattito) ad un’area al momento trascurata, sarà l’occasione probabilmente più adatta, sempre in base ad una mera scelta logistica, per trovare il modo di ricordare degnamente il nome e la figura di un prete molto amato come don Alberto”.

Chi la spunterà? A vincere potrebbe essere la terza via quella che invece chiede che l’area, tutta, si chiami semplicemente “piazza della Pesa”.

 

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Pubblicato il 04 Marzo 2021
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