Eolo-Kometa battagliera alla Tirreno Adriatico. Intanto Ravasi sale di tono
La squadra diretta da Ivan Basso vuole lasciare il segno nella "Corsa dei due mari" che scatta il 10 marzo da Camaiore. Il corridore varesotto (che non sarà alla "Tirreno") ha pedalato da protagonista a Larciano
L’avvio di stagione della Eolo-Kometa di ciclismo non è stato semplice, dal punto di vista dei risultati, anche se la neonata formazione diretta da Ivan Basso sapeva di dover affrontare un calendario complicato, specie se si considera l’annullamento di quasi tutte le gare spagnole nelle quali c’era spazio per fare bene.
Il miglior piazzamento ottenuto fino a ora è il sesto posto di Luca Pacioni nella gara d’esordio, il GP Valencia, poi il team azzurro-verde si è distinto soprattutto per aver partecipato alle fughe di giornata (uno degli obiettivi dichiarati) ma non è poi stato in lotta per la vittoria. Va detto e ribadito però un concetto: in questo avvio di 2021 gli ordini di partenza sono sempre molto ricchi di squadre del World Tour e di campioni, questo perché il rischio di cancellazione di altre gare è alto e quindi tutti vogliono fin da subito centrare qualche vittoria. Di solito invece, tra febbraio e marzo, i big concentravano i propri sforzi sulla preparazione in vista della campagna di primavera e, al massimo, su qualche prova specifica come (negli ultimi anni) la Strade Bianche di Siena.
A incidere sull’andamento della Eolo anche una certa dose di sfortuna: Gavazzi e Pacioni sono caduti rispettivamente al Laigueglia e all’Almeria quando erano le punte designate del team mentre alla Strade Bianche è toccato al giovane Samuele Rivi interrompere una fuga importante a causa di una foratura. Insomma, la dea bendata comincia a essere in debito con la squadra ciclistica “varesotta”.
RAVASI IN CRESCITA
A Lanciano intanto – si è gareggiato domenica 7 – sono arrivati segnali confortanti da uno dei corridori più attesi, il besnatese Edward Ravasi che dopo aver esordito a Valencia non aveva avuto altre occasioni di attaccare il numero sulla schiena e, anzi, aveva dovuto affrontare una gastroenterite. Ravasi ha fatto corsa nel gruppo dei migliori e solo nel finale ha perso qualche metro dal plotone di Nibali che stava inseguendo il quartetto in fuga (il vincitore Vansevenant e tre uomini del calibro di Mollema, Landa e Quintana).
«Sono contento di come sono andato, soprattutto perché sono rimasto con i migliori all’ultimo giro e tutti gli altri in questa stagione avevano già corso, quindi non era semplice avere la stessa condizione. Nel finale ho fatto la salita regolare e sono arrivato con il primo gruppetto: il livello era davvero alto, spero di continuare così perché credo che siamo sulla giusta squadra. Poi, ho visto una squadra che ha lavorato bene: ognuno ha fatto, bene, quello che gli era stato chiesto».
TIRRENO ADRIATICO PER LASCIARE UN SEGNO
Ravasi non farà parte della Eolo-Kometa che da mercoledì 10 prenderà parte alla prima corsa a tappe della sua storia, e che corsa: la Tirreno Adriatico che rappresenta la seconda gara italiana di questo genere per importanza, dopo il Giro. Il team con sede a Besozzo si schiererà al via della corsa “dei due mari” con sette corridori: quattro sono gli italiani ovvero Vincenzo Albanese, Davide Bais, Manuel Belletti e Samuele Rivi, poi c’è la coppia britannica John Archibald-Mark Christian (il primo può fare bene nella cronometro finale di San Benedetto) e infine il promettente spagnolo Alejandro Ropero.
La Tirreno Adriatico è attesa con particolare attenzione dallo staff della squadra anche perché Eolo è anche lo sponsor principale della manifestazione organizzata da RCS Sport. Non è un caso se sia Ivan Basso sia Fran Contador parlino apertamente della volontà di lasciare un segno sulla gara italiana: «Dopo il Giro è il principale obiettivo dell’anno – spiega senza giri di parole il campione di Cassano Magnago – Avremo una squadra che ci permetterà di dire la nostra sui traguardi di tappa e non sulla classifica generale, e ad eccezione della frazione di montagna che arriverà a Prati di Tivo, contiamo di ben figurare. Contiamo di mettere a frutto il lavoro dei giorni scorsi».
«La Tirreno è un po’ come un piccolo Giro d’Italia – prosegue Contador – per noi è un’incredibile opportunità per restituire un po’ della fiducia che ci hanno dato i nostri sponsor. Faremo del nostro meglio, tutti, per essere competitivi e, perché no, per raggiungere qualche buon risultato».
ROTTA SULLE ASTURIE
Il calendario internazionale della Eolo-Kometa si amplia intanto con l’iscrizione a un’altra corsa a tappe, stavolta in Spagna. Tra fine aprile e inizio maggio infatti, il team sarà al via del Giro delle Asturie (Vuelta Ciclistica Asturias) al quale parteciperanno tutte le formazioni professionistiche della penisola iberica a partire dalla Movistar. Per fare la squadra, in questo caso, c’è tempo.
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