Ex campeggio di Azzate, l’asta è andata deserta
Anche il quarto tentativo di trovare qualcuno interessato all'area di via Madonnina al Lago è andato fallito. Ora la base d'asta è scesa a 772 mila euro

L’asta è andata deserta: ancora troppo alta la cifra necessaria per aggiudicarsi l’ex campeggio di via Madonnina al Lago. Il prezzo base per gli oltre 62 mila metri quadrati era di 1.227.183,75 euro e così questa mattina, venerdì 26 marzo, alla sede dell’ Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Varese e Busto Arsizio non si è presentato nessuno.
La data della nuova asta è già stata fissata dal curatore fallimentare: si terrà il 20 luglio alle 15 nella nuova sede dell’Istituto Vendite Giudiziarie in via Ghiberti. Il ribasso è notevole si parla di una base di partenza di 722 mila euro, una cifra decisamente più “appetibile” considerato che l’area che ospitava l’x campeggio Sette Laghi comprende un fabbricato destinato ad ospitare la reception, bar, ristorante, sala polivalente, locali ad uso amministrativo; zona svago con due piscine, solarium, campi da tennis e da calcetto, bocciodromo; un’area destinata al rimessaggio delle barche sul lago di Varese, edifici comuni destinati a spogliatoio e servizi igienici, oltre ad alcuni terreni esterni all’area recintata.
Quella di luglio sarà il quarto tentativo di trovare un acquirente per l’ex campeggio che era diventato un piccolo villaggio abitato da quasi 400 famiglie. Un villaggio abusivo che le ruspe hanno raso al suolo ormai quasi del tutto.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su La guerra in Ucraina e la sfida dell'occidente: servono disciplina, determinazione e pragmatismo
BarbaraFede su Gli studenti dell'istituto Ponti di Gallarate determinati a incontrare Max Felicitas anche fuori dalla scuola
lenny54 su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
MIMMO su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Felice su La Lombardia non ha più la miglior sanità in Italia. "Giudizi inaccettabili" commenta il presidente Fontana
Baffetta su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Non è che con il senno di poi lo smantellamento del villaggio, pur abusivo, si sia rivelato controproducente? Hanno sanato situazioni ben peggiori mentre qui si è voluto distruggere un paesino ben strutturato e ordinato. Bastava regolarizzare gli insediamenti meno invasivi e facendo pagare quanto dovuto di imposte nazionali e comunali.
Forse una sanatoria ha comunque delle regole: se uno si opponeva valeva ugualmente per gli altri? Sanare da quando, dalle singole posizioni degli abusivi? Gia’ al sud l’abusivismo diventa consuetudine. E l’Italia e’ famosa per essere il paese dove i furbi la sfangano sempre, vedi gli innumerevoli e abituali condoni!
va considerato che in periodo di pandemia, tra decreti, blocchi e quant’altro l’iniziativa imprenditoriale è ulteriormente scoraggiata. se il quarto incanto è andato deserto è indicativo che qualche speculatore è già in agguato. questa gente conosce bene il mestiere; aspettano che il valore di base asta scenda molto al di sotto della media di mercato e poi fanno la loro mossa. c’è poi da mettere in conto la rovina che aggredisce ciò che è rimasto nel lotto al asta, anno dopo anno ne abbatte di un 6-7 % alla volta il valore.