Ferrovia della Valmorea, adesso la parola ai comuni
I comuni da Castellanza a Cantello saranno chiamati a esplicitare il loro pensiero sulla rinascita della Ferrovia della Valmorea. L'obiettivo è utilizzare i fondi europei

Nell’anno europeo della ferrovia, il ritorno del trenino della Valmorea sembra più vicino. Così almeno nelle speranze dell’associazione che da anni si impegna per questo progetto. La sede dell’associazione si trova a Castiglione Olona, nel fondovalle, all’inbocco della ciclo-pedonale: per chi passa da lì, a piedi o in auto, è impossibile non notare la vecchia carrozza del treno, collocata lì per ricordare i tempi in cui le locomotive attraversavano la provincia.
È in quel luogo che, lo scorso 27 febbraio, è stato firmato il documento che riunisce il direttivo e chiama a raccolta i sindaci del territorio. Lo scopo? Potersi muoversi all’unisono per ottenere più attenzione da parte delle Autorità.
«Durante lo scorso mese di dicembre, regione Lombardia aveva espresso un parere favorevole verso il progetto – puntualizza Nicola Ferrari, del Comitato direttivo – adesso le Amministrazioni comunali saranno chiamate ad esplicitare direttamente il loro interesse. A breve invieremo a tutti i comuni, da Castellanza a Cantello, una PEC. La novità è che non si richiederà l’adesione individuale del sindaco, ma al contrario l’impegno sarà sottoscritto dall’intera Amministrazione; questo per far sì che non siano legate alle singole persone e anche con il cambio di una Giunta, il progetto non debba fermarsi».
«In altri stati, ad esempio la Francia – spiega il generale Mario Pietrangeli – si sta investendo molto sul recupero delle ferrovie storiche. Il potenziale di questo progetto è notevole, sia come servizio per i frontalieri nel collegamento alla Svizzera, che per il trasporto locale. Il ritorno della ferrovia della Valmorea potrebbe davvero arricchire l’area della Valle Olona e di tutta la provincia di Varese».
Il generale Pietrangeli in questi mesi non è stato con le mani in mano: «Come Associazione Europea Ferrovieri abbiamo realizzato uno studio specifico sulla Valmorea: un approfondimento che ne evidenzia le grandi potenzialità».

Nella popolazione sui social il dibattito sul progetto intanto accende gli animi: c’è infatti chi teme che la ferrovia possa nuocere alla tutela della ciclopedonale della Valle Olona, il percorso che attraversa il territorio ed è amato da sportivi e cittadini, oltre che essere scoperto dai pellegrini della via Francesca Del Lucomagno. Il treno sarebbe davvero un ostacolo per pellegrini, ciclisti e amanti delle passeggiate?
Gli amici della Ferrovia della Valmorea rispondono a queste perplessità: «I due progetti non sono assolutamente in contrapposizione, anzi: noi pensiamo ad un treno elettrico (quindi non inquinante) con una carrozza dotata del servizio trasporto biciclette. Sarebbe poi un aiuto importante per il trasporto locale, diminuendo in primis la congestione sulle strade – riflette Paolo Zizzi, presidente dell’associazione – Inoltre, se ci fermiamo a riflettere sulla conformazione dell’intera valle Olona, non abbiamo una strada diretta che la attraversi tutta: ci sono salite e discese, mentre il trenino la collegherebbe tutta».
Con la riunione del 27 febbraio a Castiglione Olona, gli amici della ferrovia della Valmorea schiacciano dunque il piede sull’acceleratore: «Per poter usufruire dei fondi europei, è necessario muoverci il più velocemente possibile, raccogliere le adesioni dei comuni, dialogare con Ferrovie Nord e dare concretezza al progetto sfruttando fondi regionali ed europei – ribadiscono – noi siamo pronti, adesso tocca ai comuni dire di sì».
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