La rinascita del centro di Cassano? Può partire dalla corte Sommaruga in via Buttafava

È il progetto che il Comune presenta per il bando di rigenerazione urbana di Regione Lombardia: un intervento da 450mila euro per creare alloggi e spazi sociali, recuperando un edificio fatiscente

Cassano Magnago generica

Nuovi alloggi sociali e spazi condivisi: è il progetto del Comune di Cassano Magnago per la “Casa Sommaruga”, da realizzare attraverso il bando di rigenerazione urbana di Regione Lombardia, da cui può arrivare un contributo massimo di 500mila euro.

«Questa è la progettualità a cui stavamo lavorando per questa prima annualità» spiega il sindaco Nicola Poliseno., che pensa all’intervento come primo tassello di rivitalizzazione del centro storico della città, da attuare progressivamente attraverso i diversi strumenti – pubblici e di incentivo al privato – di rigenerazione urbana

L’edificio di proprietà comunale si trova al margine del nucleo storico di antica formazione di San Giulio, all’interno di una corte a cui si accede da via Buttafava n. 29 (al centro della foto sopra). Allo stato attuale il fabbricato versa in condizioni di pesante degrado dovuto all’abbandono che lo ha interessato negli ultimi tre decenni e dunque ha bisogno di un pesante intervento di ristrutturazione strutturale ed architettonico. «Il piano finanziario prevede un impegno di 450mila euro, noi per il bando abbiamo proposto una compartecipazione comunale del 15%, sostenibile dal punto di vista di bilancio». Significa che il Comune si impegna a mettere 67.500 euro, mentre il resto dovrebbe venire dalla Regione.

La proposta dell’amministrazione è quella di conservare la forma e le caratteristiche principali dell’edificio che verrà, però, completamente ristrutturato con il risanamento e rinforzo delle murature, rifacimento del tetto, formazione di vespaio areato, sostituzione completa di porte ed infissi e nuova dotazione di impianti.  «Pensiamo l’edificio sia adatto a creare quattro microappartamenti, due monolocali e due bilocali, ognuno adatto ad ospitare una o due persone».

Il progetto che viene proposto prevede di ricavare sul lato nord del piano terra un locale comune ove sarà possibile – volendo – consumare il cibo insieme e/o socializzare, mentre dall’altro lato è prevista la formazione di un ufficio con servizi, idoneo ad accogliere all’occorrenza personale dei servizi sociali o, comunque, legato alla gestione dell’ambiente abitativo. Ai due piani superiori saranno invece ricavati appunto due monolocali (lato sud) e due bilocali (lato nord). I vari piani saranno collegati tra loro da una scala che verrà dotata di montascale per le persone con difficoltà a deambulare. Servizi e bagni – in considerazione dell’utenza che usufruirà degli alloggi – saranno già in origine conformi alle norme per l’uso dei portatori di handicap.

Anche dal punto di vista energetico si arriverà a realizzare il cappotto esterno per contenere la dispersione energetica, l’impianto di riscaldamento sarà centralizzato con pompa di calore e lo stabile avrà pannelli fotovoltaici per sopperire il più possibile alle esigenze almeno delle parti comuni, pur tenendo conto che l’orientamento solo verso est della falda del tetto non permetterà uno sfruttamento massivo dell’energia solare. Lo sforzo dell’Amministrazione comunale sarà quello di ottenere con questa ristrutturazione i miglioramenti energetici/prestazionali che si ottengono con l’applicazione delle norme del 110%.

Il terreno annesso alla casa verrà, invece sistemato e suddiviso per ricavarne giardini o orti che potranno essere dati in uso agli inquilini così che questi possano, all’occorrenza, divagarsi all’aperto senza dover spostarsi in zone lontane dall’abitazione. L’intervento è pensato tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione e come segno di attenzione alla terza età, che troverebbe così il modo di vivere dentro al centro storico.

Casa Sommaruga primo tassello per il recupero del centro di San Giulio

L’intervento sulla “Casa Sommaruga” è stato valutato anche come primo tassello di un più ampio piano per intervenire sul centro storico, « da via Buttafava fino a piazza Libertà». Interventi da attuare anche accedendo al successivo bando statale (scadenza 4 giugno 2021) e incentivando poi i privati: «Vogliamo far comprendere che è conveniente investire sul centro, nelle forme di ristrutturazione o con demolizione e ricostruzione». Oggi infatti molti edifici nelle corti che si aprono lungo la via – spina dorsale dell’abitato di Cassano – sono in parte abbandonate o in stato di crescente degrado.

Quanto alle iniziative comunali, tra le priorità su cui si intende investire ci sono il recupero dell’ex Fornace Macchi di Sant’Anna, della caserma Carabinieri e ancora il completamento degli interventi di valorizzazione della Chiesa San Giulio.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Marzo 2021
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