L’associazione Amici della Valmorea scrive a 19 sindaci per la rinascita della storica ferrovia
Gli "Amici della Ferrovia Valmorea" hanno inviato ai diciannove sindaci dei comuni lungo la vecchia linea, una Pec per chiedere l'appoggio alla rinascita della ferrovia. Intanto l'associazione avrà una nuova sede a Marnate
Castellanza, Marnate, Olgiate Olona, Gorla Minore, Solbiate Olona, Gorla Maggiore, Fagnano Olona, Lonate Ceppino, Castiglione Olona, Cairate, Gornate Olona, Castelseprio, Malnate, Rodero, Cantello, Valmorea, Bizzarrone, Varese, Solbiate con Cagno: questi i comuni della vecchia linea ferroviaria che collegava Castellanza al confine, ora chiamati a dire “Sì o No” alla rinascita della Ferrovia della Valmorea.
Ciascuno dei diciannove sindaci, infatti, in questi giorni è il destinatario di una Pec che chiede di esprimersi in merito al progetto che vorrebbe veder tornare il trenino a fischiare dalla valle Olona al confine con la Svizzera.
A inviare il documento ufficiale, l’associazione Amici della Valmorea, che – dopo la nascita del comitato operativo di inizio marzo – ha intenzione di ricevere risposte concrete e dare avvio al progetto, per cui sarà poi necessario coinvolgere Ferrovie Nord e Regione.
Cosa risponderanno i sindaci del territorio? I membri dell’associazione sono speranzosi: «Abbiamo messo in evidenza il fatto cruciale che non verrà richiesta l’adesione individuale del sindaco: al contrario l’impegno sarà sottoscritto dall’intera Amministrazione – spiega Nicola Ferrari – Una scelta fatta per evitare che il destino della ferrovia non sia legato alle singole persone: anche con un cambio di Giunta, il progetto non dovrà fermarsi».
Gli amici della Ferrovia della Valmorea sognano una locomotiva elettrica che percorra il territorio, collegando in valle i paesini. Un progetto che strizza l’occhio al turismo – anche con il servizio di trasporto biciclette, utile ai frequentatori della ciclo-pedonale della valle Olona – ma che pensa anche ai frontalieri che potrebbero raggiungere il Canton Ticino senza utilizzare la propria auto.
In attesa di scoprire la fattibilità della cosa, intanto, si aprono nuovi orizzonti per l’associazione. La scorsa settimana è stato infatti siglato un accordo con l’Amministrazione comunale di Marnate, che ha affidato loro il vecchio casello di Prospiano in via Lazzaretto in comodato d’uso gratuito.
Non si tratta però di un addio alla storica sede di Castiglione Olona, che resterà attiva: «Non ci stiamo trasferendo, puntiamo invece ad arricchire le potenzialità del nostro progetto. A Marnate vorremmo trasferire la sede operativa: ricaveremo una sala convegni, una sala riunioni, esporremo delle teche di vetro con i modellini del treno, ma soprattutto creeremo un percorso storico in cui racconteremo cos’era questa ferrovia e anche cosa potrebbe tornare a rappresentare in futuro per il territorio».
Ferrari sogna un avvicinamento del suo gruppo alle altre realtà associative della zona: «Di fronte alla nostra nuova sede c’è il vecchio bunker marnatese e, perché no, potremmo realizzare un progetto con l’Anpi. Inoltre abbiamo le Pro loco della valle Olona che organizzano il Girinvalle: anche con loro sarebbe bello collaborare. Ciò che ci prefiggiamo è far conoscere il nostro progetto alla popolazione e far crescere in sempre più persone il desiderio che il treno torni a fischiare».
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