Vaccinati tutti i residenti di Monteviasco
Otto residenti, otto vaccinati con vaccino Moderna, coi complimenti di Guido Bertolaso volato sul borgo con l’elicottero della protezione civile
Otto residenti, otto vaccinati con vaccino Moderna, coi complimenti di Guido Bertolaso volato a Monteviasco con l’elicottero della protezione civile. A bordo, anche i vertici di Ats-Insubria in cima al borgo montano del Luinese.
La sortita, quasi a sorpresa, si innesta in un sopralluogo del consulente regionale per il piano vaccini in visita nel Varesotto per verificare l’avanzamento dei lavori per i poli vaccinali di Schiranna (Varese) e Rancio Valcuvia.
Poi, in tarda mattinata l’imbarco a Voldomino e dopo pochi minuti di volo l’arrivo ai mille e passa metri di Monteviasco.
In vetta ad attendere l’équipe che comprendeva anche un medico di Asst- Sette Laghi e un’infermiera sempre dell’azienda ospedaliera anche una pattuglia di carabinieri della Compagnia di Luino che settimanalmente fanno da spola col fondovalle assicurando un ombrello di protezione ai residenti assieme alle altre componenti del Soccorso alpino e della Croce rossa italiana.
L’attesa per i vaccini è durata pochissimo: per l’iniezione ci si è serviti di un piccolo ambulatorio ricavato in un locale affianco alla chiesa adibito a “ospedaletto” già all’indomani della tragedia che due anni e mezzo fa interruppe i collegamenti col fondovalle a causa dell’infortunio sul lavoro mortale occorso al manutentore dell’impianto funiviario.
Dopo l’inoculazione del vaccino la sorveglianza sanitaria canonica di 15 minuti è avvenuta nella terrazza sul paese, proprio sul sagrato della chiesa.
Guido Bertolaso è rimasto piacevolmente colpito dalla scelta di destinare specifiche risorse per questa minuscola comunità che ora è ancor più protetta dal virus.
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Uno spot veramente utile…
Soprattutto una priorità dopo che gli anziani continuano a ricevere sms di scuse per i ritardi e per la mancanza di vaccini.
Una priorità dopo che si convocano gli anziani di Varese e paesi limitrofi a Menaggio per fare il vaccino.
Una priorità dopo aver lasciato gli anziani fuori dal Niguarda perchè invece che 600 ne erano stati convocati 900..
Una priorità dopo che per un anno nessuno si è preoccupato di approntare i luoghi da destinare alle vaccinazioni.
La priorità consisteva in un giro in elicottero con stampa al seguito per immortalare le eroiche gesta di chi da un anno a questa parte ha dimostrato di non saper gestire nulla.
Se avessero un briciolo di dignità se ne andrebbero a casa immediatamente. Non servono incompetenti.
Applausi, applausi, applausi e così via…… Ebbravo il buon Sig. Bertolaso! Ottimo il suo spot pubblicitario che posso comprendere per la gioia delle testate locali, ma sicuramente non per gli articoli sulla stampa nazionale e soprattutto nel telegiornale nazionale di RAI2.
L’andirivieni continuo e rumoroso dell’elicottero (se non due) che stamattina continuava a passare sulla mia abitazione mi ha enormemente infastidito anche se ancora non sapevo il perché e lo avrei ben sopportato se fosse stato per uno scopo utile o di soccorso. Ma una volta conosciuto il motivo, e considerato l’andirivieni, ho pensato che oggi la mitica task-force lombarda avesse portato a Monteviasco una siringa di vaccino alla volta, oppure che avesse portato a valle, per la vaccinazione, ogni singolo abitante… Nell’articolo si menziona che “L’attesa per i vaccini è durata pochissimo”, ma allora perché i voli sono durati circa due ore?
Sono contentissimo di sapere che il 100,-% della popolazione monteviaschina abbia ricevuto la prima dose dell’agognato vaccino, chissà se per la seconda dose ci sarà la visita dell’Assessora Moratti con l’ormai conosciuto e ripetuto trastullamento del rotore o se basterà un solo viaggio. Essì, perché noleggiare un elicottero costa, non so quanto, ma costa ed a me piacerebbe che i miei soldi (come quelli degli altri contribuenti lombardi) siano utilizzati utilmente e non per spese di inutile rappresentanza pubblicitaria.
Certo, si è fatto bene a vaccinare le otto anime (al TG2 hanno detto nove) residenti nel borgo prealpino perché si sa, lassù hanno molti contatti sociali ed è importante immunizzarli. Poco importa se qualcuno di loro ha 70 anni e potrebbe attendere il suo turno mentre altri ultraottuagenari di fondo valle e non solo pur attendendo speranzosi ricevono sms di scuse per i ritardi e la mancanza di vaccini.
Chapeau, Sig. Bertolaso! E’ un anno che siamo in pandemia, certo Lei è arrivato in Regione da non molto come pure l’Assessora Moratti, ma non dovevate risolverci i problemi in un battibaleno? Per la somministrazione dei vaccini in Italia la Lombardia risulta agli ultimi posti e non ci dica che non ci sono le dosi e non si dia la colpa al Governo nazionale; la Lombardia è quella che ne ha ricevute più di tutti e poi perché le altre regioni hanno percentualmente vaccinato molto di più (fonte Sole 24ore del 11.02.21)? Ma chiamate una casalinga di Voghera (è pur sempre lombarda no?) a caso e vedrete che probabilmente riuscirà a organizzare meglio di lei la somministrazione dei vaccini, ma soprattutto non sperpererà denaro pubblico in spot referenziali!
Sig. Bertolaso, avrei una domanda da farle: ma per l’occasione avete dato un passaggio ai soldati della benemerita che danno supporto alla comunità monteviaschina o anche oggi si sono dovuti fare la solita scarpinata a piedi?
Rolando Saccucci
La giunta lombarda vive di spot e di eventi mass-mediatici.
Ovviamente quando terminano gli eventi di fragore giornalistico il tempo viene dignitosamente occupato a lanciare nuove polemiche con il governo centrale di Roma.
Forse alle prossime elezioni sarebbe il caso che i lombardi cambino una volta per tutte questa agenzia pubblicitaria camuffata da partito politico.
Che bello…sembra di essere piombati nel regime nord-coreano. A quando le visite alle gloriose piantagioni lombarde o alle fabbriche di patriottiche mascherine con tanto di generalissimi ed ufficialissimi di contorno?