Moto e quad nei boschi della Valle Olona, le Gev: “Pericolosi, illegali e non sostenibili”
L'appello delle Guardie ecologiche volontarie : ”Ci sono pervenute parecchie segnalazioni, spesso ad alta velocità e talvolta in gruppo. Distruggono le uova di rana nelle pozze”
Ieri domenica 21 marzo, primo giorno di primavera: complici la bella giornata e le restrizioni agli spostamenti, parecchie persone si sono dedicate ad una salutare passeggiata alla riscoperta delle aree boscate vicino casa, contemplando il risveglio della natura.
Le Gev del Plis Insubria-Olona segnalano la presenza di moto e quad sui sentieri: «Purtroppo ci sono pervenute parecchie segnalazioni circa la presenza di moto e quad sui sentieri, spesso ad alta velocità e talvolta in gruppo, quasi sempre sprovvisti di targa».
Le guardie ecologiche volontarie ricordano che la Legge Regionale n. 31 del 2008 – art.59, vieta la circolazione dei mezzi a motore (eccetto gli autorizzati – mezzi di servizio, mezzi di soccorso, proprietari di fondi limitatamente al tragitto per raggiungere la proprietà), in tutti i boschi regionali e relativi sentieri; pertanto chi si trova con un mezzo a motore non autorizzato all’interno delle aree boscate commette un illecito sanzionabile ai sensi dell’art. 61 della stessa legge».
Le Gev specificano che, oltre a creare potenziali situazioni di pericolo nei confronti degli utenti della rete sentieristica (pedoni, ciclisti, gente a cavallo), determinano un impatto a livello ambientale (rumori, gas di scarico, erosione dei sentieri, ecc.) nonché un disturbo e un danno alla fauna selvatica: «In particolare, questo è il periodo riproduttivo degli anfibi, e il transito di questi mezzi nelle pozze compromette irrimediabilmente le numerose ovature presenti, soprattutto di Rospo Comune e Rana Rossa , anfibi che vivendo nei boschi non disdegnano le pozze effimere per la deposizione (nelle foto allegate sono visibili ovature di Rana fotografate proprio ieri in una pozza su sentiero)».
Le Gev auspicano che «il particolare momento che stiamo affrontando, sia un valido spunto per provare a vivere e godere degli ambienti naturali in modo rispettoso e sostenibile».
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