Ortaggi al posto del parcheggio: la sfida dell’orto sinergico di via Como a Varese

Un nuovo progetto firmato Informagiovani e associazione COVO è arrivato in città. Verrà realizzato con il crowdfunding

Orto verdure mercato

Un nuovo progetto firmato Informagiovani e associazione COVO è arrivato nella nostra città.
Grazie alla formazione offerta da un corso organizzato dal Comune di Varese, creato con la collaborazione di Orti Sensibili e Prospettive Vegetali, 29 ragazzi della provincia di Varese cercheranno di realizzare un orto sinergico al posto dell’asfalto nel parcheggio della sede di Informagiovani di via Como.

«L’idea nasce dal percorso culturale che sono riuscito a costruire nei tre anni in cui ho dato vita al progetto “Prospettive Vegetali” – racconta Giacomo Castana, uno dei responsabili dell’iniziativa – Io sono un progettista di giardini, però negli ultimi tre anni mi sono fatto conoscere in tutta Italia soprattutto come reporter e regista. Ho lavorato alla creazione di un documentario che si chiama “Botanica per tutti”, somma di quasi trecento interviste ai massimi esperti di botanica del nostro paese. Essendo però io all’origine un giardiniere e un progettista, mi sono detto che il progetto con più alto interesse per ricreare ciò che esprime e insegna la mia didattica, è la ricerca di una nuova prospettiva. Quello di cui parlo è recuperare le relazioni con le piante».

Per dare vita a questa coraggiosa idea, gli organizzatori hanno deciso di dare il via ad una campagna di crowdfunding, ovvero una raccolta fondi, che prenderà il via tra pochi giorni. Lo scopo di questa raccolta non si limita solo al raggiungimento della somma necessaria per creare l’orto sinergico, ma vuole essere anche un modo per coinvolgere direttamente i cittadini in questo progetto giovane e ambizioso che troverà il suo posto in una delle zone più frequentate e centrali della città.

«Quello che vogliamo creare è il gesto fisico e simbolico di rimuovere l’asfalto, per sostituirlo con un piccolo esempio di come a km 0 si possa produrre del cibo. E da qui nasce anche la scommessa di riuscire a raccogliere i fondi per realizzare un progetto così culturalmente simbolico. Affinché ispiri anche altre città – prosegue – il discorso che si crea intorno all’immagine dell’orto riguarda un processo sociale che sta cambiando via Como, con l’ampliamento degli spazi di Informagiovani e associazione COVO. Loro hanno voglia di riscattare questo quartiere, questa via. Noi vogliamo riscattare un luogo che i varesini vedono difficile, da evitare, quasi pericoloso. Noi vogliamo convincerli che è cominciato un processo per cui arriveremo a dimenticarci di come si pensa oggi a via Como. La riempiremo di giovani che studiano e che ruotano intorno anche a nuove culture. Coltiveremo davanti a tutti, sfidando quel degrado».

Nei prossimi giorni rimarrà attiva una pagina “COMING SOON”. Collegandosi a questo link chi è interessato all’iniziativa, dopo essersi registrato, riceverà una notifica quando la raccolta fondi sarà attiva online, per poter essere tra i primi sostenitori del progetto.

«Noi abbiamo l’obiettivo di far capire che dove ora c’è l’asfalto, possiamo costruire la nostra alimentazione – conclude Giacomo Castana – E’ un processo lungo, ma è un segnale che va dato. E’ una profonda riflessione che vuole coinvolgere Varese e tutta Italia».

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Pubblicato il 15 Marzo 2021
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da mtn

    Davvero un’idea geniale coltivare nel punto più inquinato della città.
    O forse gli ortaggi contribuirebbero a depurare l’aria.
    Buon appetito!

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