“Piantiamo sostenibilità e ospitiamo biodiversità”, anche a distanza
La scuola primaria “Manzoni” di Morosolo partecipa all’evento collettivo di Green School Varese e sta per concludere il progetto “Bihospitalis” con LaSchola
Venerdì 5 marzo 2021 avrebbe dovuto essere un gran giorno per la primaria “Manzoni” di Morosolo (IC Campo dei Fiori di Comerio). Insieme con altre 85 green school della provincia di Varese la scuola si era impegnata a piantare essenze e semi nell’ambito di un’azione collettiva volta alla realizzazione di un mondo più sostenibile.
Erano previste alcune azioni importanti: dopo il lancio on line dell’iniziativa “A.A.A. Cercansi famiglie adottive per semi” i bambini avrebbero preparato semenzai da portare poi a casa; si sarebbe finalmente piantumato a scuola il melo “Brina” che per un anno è stato curato e ospitato dall’esperto Fausto Verti; avrebbero accolto le piantine di Ersaf richieste tramite il progetto collettivo organizzato da Green school Varese; la classe quarta avrebbe messo a dimora nel grande stagno varie piante acquatiche nell’ambito del progetto Bihospitalis organizzato da LaSchola di Morosolo.
L’ORTO CONDIVISO A DISTANZA
Purtroppo la chiusura delle scuole ha colto di sorpresa tutti, ma docenti e studenti non si sono scoraggiati.
In tutta fretta giovedì pomeriggio i semi di vari ortaggi sono stati distribuiti alle famiglie che si sono rese disponibili a seguirne la crescita in semenzai GREEN costruiti ad hoc; non appena le piantine saranno pronte i bambini le riporteranno a scuola e saranno messe a dimora nell’orto della scuola.
Le famiglie posteranno in una bacheca digitale le foto della crescita.
Sempre giovedì pomeriggio, nella buca preparata dai ragazzi di quinta, la classe quarta, a nome di tutta la scuola, ha posizionato il melo della varietà Brina che da un intero anno, causa Covid, aspettava di essere messo a dimora.
Le due piantine di Ersaf, un corniolo e sorbo, sono per ora affidate ad una famiglia e saranno piantumate nel nuovo parcheggio, ancora in costruzione, accanto alla scuola, così che i bambini possano seguirne l’evoluzione.
BIODIVERSITÀ COME PRATICA ATTIVA DI OSPITALITÀ
La messa a dimora delle piantine nello stagno de LaSchola che vedeva coinvolta la classe quarta è stata comunque effettuata da Beatrice ed Alessandro animatori del progetto.
“É stato emozionante riempire di “vita” quello che da ora in avanti diventerà un biotopo umido a salvaguardia delle biodiversità e della natura – raccontano Alessandro e Beatrice – Ci è dispiaciuto molto mancassero i ragazzi ma siamo certi che a breve potremmo ritrovarci allo stagno ad osservare insieme l’affascinante varietà di specie di cui abbiamo parlato negli incontri DaD di questo inverno con Barbara dell’oasi LIPU della Palude Brabbia”.
Negli ultimi due mesi invece Beatrice e Alessandro sono riusciti a incontrare in presenza tutte le altre classi della Scuola Manzoni in una serie di laboratori volti alla costruzione di un percorso nel parco de LaSchola che non solo spinga a riflettere sulla biodiversità, ma che risulti effettivamente un Bihospitalis per le specie animali e vegetali del territorio. “L’idea era trattare la biodiversità non come un concetto astratto o un aspetto del mondo da osservare e rispettare passivamente, ma come una pratica attiva di ospitalità del diverso – spiegano – Ospitare la biodiversità significa infatti da un parte allargare il concetto di ospitalità in una dimensione intra-specie e dall’altra mettersi attivamente al servizio della biodiversità, come un buon oste, che si impegna a creare le condizioni ottimali e confortevoli per favorire il “soggiorno” delle specie attorno a sé”.
I bambini hanno così iniziato la costruzione di un percorso composto da varie tappe dove sperimentare pratiche artigianali e agricole per la costruzione di habitat ideali. A cominciare dalla realizzazione di bug hotels con le classi prima e seconda, proseguendo con la progettazione di un aiuola floreale per insetti impollinatori con la terza e nella creazione di un biotopo umido con la quarta. “Il laboratorio creativo sulle specie immaginarie vuole invece fantasticare su una biodiversità futura, la classe quinta ha così inventato piante e creature fantastiche descrivendone la storia e le caratteristiche, traslandone i disegni in modelli 3D che andranno a popolare il parco de LaSchola attraverso la realtà aumentata – aggiungono da LaSchola – In un periodo così confinato ci sembra importante che anche l’immaginazione diventi una pratica per sentirsi parte attiva della biodiversità e sperimentare il ruolo cruciale che ognuno di noi può assumere in confronto ad essa.”
Il progetto Bihospitalis è stato anche l’oggetto di un servizio che i ragazzi della scuola, per un giorno inviati speciali, hanno preparato per il “TG delle Buone Notizie” realizzato da Progetto Zattera con i bambini delle scuole di Varese e provincia.
“Malgrado tutte le difficoltà, ancora una volta tutti insieme possiamo dare una mano alla natura”, commentano entusiasti dalla primaria di Morosolo.
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