Rigenerazione urbana a Luino, si parte in Commissione
Anticipo delle misure nella assemblea prima dell’approvazione in Consiglio. L’assessore: “Puntiamo sui comitati di quartiere“
L’obiettivo è ambizioso: innescare un meccanismo in grado di incidere su aree ora poco appetibili della città trasformandole da luoghi critici e con problematiche in virtuosi.
Il tutto senza mangiare territorio, quindi un’operazione appunto di “rigenerazione urbana“, titolo di un obiettivo di legge e mutuato dall’ordine del giorno della Commissione tenutasi ieri sera in preparazione ad una delibera di consiglio che verrà discussa e approvata nel prossimo consiglio comunale.
Il Comune di Luino sta difatti per portare a compimento il primo passo di questo percorso, cioè dotare gli strumenti per l’intervento sul grande tema che riguarda anche le aree dismesse intervenendo con due criteri sugli interventi: la scontistica sugli oneri, e il parziale incremento delle volumetrie.
Entrambi gli strumenti hanno un tetto massimo, e la variabilità è in funzione della qualità dell’intervento.
Specifica l’assessore Fabio Sai: «Il meccanismo riguarda la disciplina della rigenerazione prevista dalla legge 18 del 2019. Qui l’obiettivo non è avvantaggiare il privato, ma il territorio, aree privata o pubblica. Aree dismesse, quindi l’azione sarà volta al recupero di situazioni di disagio».
La presentazione della delibera su più punti è durata per la gran parte della Commissione ed è stata predisposta dettagliatamente dagli uffici tecnici.
Lo step successivo sarà quello di individuare le aree, tentativo già fatto dall’amministrazione applicando le leggi previste dalla normativa regionale, nel novembre scorso: una chiamata andata deserta.
«L’argomento è molto tecnico», conclude l’assessore Sai «e penso che l’individuazione delle aree su cui far ricadere queste premialità sia da operare coinvolgendo anche i cittadini. Per questo stiamo lavorando per l’attivazione di appositi “comitati di quartiere“. Non si tratta di una scelta calata dall’alto, ma anche frutto di una chiamata di partecipazione fatta a novembre alla cittadinanza, che non ha sortito nessun effetto. manca ancora la divulgazione della conoscenza, cercheremo di intervenire nel 2021, vogliamo legare tanto l’utilizzo dei comitati di quartiere come terreno fertile per lavorare assieme all’amministrazione».
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