Ritardi al centro vaccinale di viale Borri a Varese. Pazienti oncologici in coda per ore
Due testimonianze di quanto accaduto sabato al centro vaccini all'ospedale di Circolo. Pazienti debolissimi in piedi per ore in attesa del loro turno: "Ci ripetono di non fare assembamenti e poi ci mettono in queste situazioni"
Ci sono giunte diverse segnalazioni da pazienti oncologici in cura all’ospedale di Varese per la coda che si è formata ieri, sabato, nella sede vaccinale di viale Borri. Di seguito vi riportiamo la dura lettera di Chicca, una nostra lettrice e paziente oncologica che ieri ha dovuto attendere in condizioni non degne di un paese europeo, il suo turno per la prima dose di vaccino.
L’appuntamento era previsto per le 10,20 ma ha potuto farsi inoculare la sua dose solo alle 12,30 dopo un’ora di attesa all’esterno e una all’interno. In entrambi i casi l’obiettivo della protesta non sono i medici e gli infermieri che fanno solo il loro lavoro come meglio posssono, ma la Regione Lombardia e il suo piano vaccini.
La foto, invece, è di Giulia che ieri si è presentata con sua suocera in ospedale a Varese alle 10.30 con appuntamento per la somministrazione del vaccino in quanto paziente oncologica in terapia.
«Trovo alquanto demoralizzante fare attendere più 2 ore all’aperto in piedi persone già rese fragili dalla patologia. Come si vede dalle foto c’erano pazienti anziani o con stampelle che hanno trovato una sedia di fortuna. Come è possibile che al 20 marzo questa sia ancora l’organizzazione?» – si chiede.
Di seguito la lettera di Chicca
Gentile direttore,
Vi disturbo per denunciare una situazione che ritengo vergognosa. Ieri noi pazienti oncolgici siamo stati chiamati a fare il vaccino nella sede di Viale Borri. La pessima gestione ha fatto sì che ci siamo ritrovati in decine e decine di persone ad aspettare fuori al freddo, una attaccata all’altra per ore.
Io ad esempio avevo appuntamento alle 10 e 20 ho fatto il vaccino alle 12,30….
Ho atteso più di un’ora fuori sul marciapiede, vicinissima a tutti gli altri che come me erano in attesa, per poi aspettare un’altra ora abbondante all’interno di una stanza, in cui vi era un percorso da fare.
Stanza piena di gente, con nessuna finestra aperta (e una finestra da aprire che dava sul marciapiede c’era).
Tra di noi c’era chi aveva notevoli problemi di salute, essendo tutti noi appunto pazienti oncologici del day hospital. C’era chi sta facendo la chemio o l’ha appena terminata; chi sta facendo la radioterapia, chi sta facendo cure che si sa indeboliscono tantissimo, c’erano decine di anziani con evidenti difficoltà a stare in piedi, chi col bastone, chi con le stampelle e per loro sul marciapiede c’erano solo due sedie a disposizione.
Tanti di noi, da quando è iniziata la pandemia, rinunciano a circondarsi dell’affetto dei propri cari non vedendoli per paura di ammalarsi, io ad esempio sono mesi che esco solo per andare a fare le terapie in ospedale e non vedo i famigliari se non per brevissimo tempo solo all’aperto, perché so, come tutti noi malati tumore, che se ci ammalassimo di covid per noi sarebbero guai seri, in realtà per alcuni di noi sarebbe un guaio anche solo prendere un semplice raffreddore! E ieri abbiamo rischiato davvero di ammalarci. Mi auguro solo che nessuno di noi abbia preso qualcosa ieri perché sarebbe colpa solo e unicamente di chi ci ha messo in quella situazione!
Giornali, medici, politici, tutti a riperterci di evitare assembramenti e poi la pessima organizzazione ci mette in situazioni come queste di estremo pericolo??
I volontari e gli infermieri, sono stati gentilissimi e hanno fatto di tutto per tamponare una situazione vergognosa che ovviamente non è stata da loro scelta ne organizzata.
Addirittura a un certo punto è arrivato un infermiere gentilissimo a scusarsi e a ringraziarci per la pazienza, dicendo che stavano facendo il possibile e che era lì anche per prendere gli insulti se ce ne fosse stato bisogno. Ma davvero bisogna mettere queste persone in queste situazioni?? Persone che da mesi fanno turni massacranti, che fanno di tutto e di più per noi malati, davvero chi è ai piani alti se ne frega di questi angeli?!!!!
Il 10 aprile abbiamo il richiamo, sempre lì, di nuovo tutti con un appuntamenti o allo stesso orario o sfalzato di un paio di minuti. Alcuni di noi ieri dicevano che non sanno se torneranno per la seconda dose perché hanno paura. Non paura di reazioni al vaccino ma paura di ammalarsi mentre siamo lì per fare un vaccino che dovrebbe proteggerci.
Abbiamo combattuto e stiamo combattendo le nostre battaglie contro il tumore, stiamo stringendo i denti per guarire il prima possibile per noi e per i nostri cari, alcuni di noi sono sopravvissuti a tumori bruttissimi. Rischiare di ammalarsi così è davvero vergognoso!
Spero possiate dar voce al nostro disagio per far sì che questa situazione non si ripeta mai più, nella speranza che il 10 aprile, il giorno della seconda dose la situazione sia completamente diversa.
Rimango a disposizione per qualsiasi altra informazione
Grazie
Chicca
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