Ruzzier, Douglas, Beane, i “tre tenori” della Openjobmetis
Il play italiano e i due esterni americani brillano nella vittoria su Trento, ma alle loro spalle c'è un eccellente Egbunu. Nell'orchestra biancorossa stecca il solo Strautins
BEANE 8 – Al momento di scrivere la sua pagella ci risuona in testa il ritornello vibrante e urlato di “Anarchy in the U.K.” dei Sex Pistols. Già, perché c’è una bella manciata di anarchia cestistica tra gli ingredienti della vittoria biancorossa, quella che viene aggiunta dall’ex Roma. Uno che non sai mai dove possa andare a parare quando ha la palla in mano: il timore è che vada a sbattere, o che tiri sbilenco o che la passi alle sagome in tribuna. La realtà invece è ben diversa: di solito dalle sue mani escono parabole altissime destinate a spegnersi in fondo alla retina. O, in alternativa, non manca mai qualche passaggio vincente per il braccio destro Morse.
MORSE 6,5 – Non ripete gli eroismi vincenti di qualche partita recente ma garantisce un apporto concreto e solido al secondo quintetto. In verità nel primo giro sul parquet paga dazio a una Trento in rimonta, insieme ai compagni di avventura. Poi però si riprende un po’ di palcoscenico e si guadagna gli applausi di una prova onesta.
SCOLA 7 – Meno stella ma anche meno parafulmine che in passato, il General offre una prova utile alla causa, senza “mangiare palloni” e mettendo la sua grande esperienza al servizio del collettivo. Luis non chiude col solito bottino di punti (10 contro i 20 di media) ma contribuisce a vincere (35-28) la lotta a rimbalzo con ben 11 carambole finite nelle sue mani. Eminenza grigia.
DE NICOLAO 6 – Bulleri lo spende in difesa sulle gambe rapide di Browne, lui regge l’urto e si merita i 10′ che il coach gli assegna. In attacco fa poco per sé ma è sempre attento a gestire il pallone e dare un po’ di ritmo alla squadra.
RUZZIER 8 (IL MIGLIORE) – Partita stocktoneggiante per il Ruz, uno dei simboli di questa Openjobmetis rinata. Comincia con un tiro a segno senza sbavature – un solo errore in tutta la partita! – mette in croce Browne e Forray e quando, fisiologicamente, rallenta la produzione offensiva si mette a distribuire palloni vincenti uno via l’altro (6 assist). Valutazione monstre: 28. Anche per questo è il nostro MVP, scelta condivisa a furor di popolo anche dai lettori della #direttaVN.
Triple, difesa, energia: la Openjobmetis abbatte Trento e continua la risalita
STRAUTINS 5 (IL PEGGIORE) – Anche nei concerti della Scala, crediamo, prima o poi qualche musicista ci mette una “stecca”. Nell’orchestra biancorossa stavolta tocca al lettone sbagliare la partita, tra un tiro sbilenco, uno troppo pigro, qualche difesa gruviera su Morgan e uno sfondamento in contropiede. Non esattamente una serata da ricordare.
EGBUNU 7,5 – Undici punti e undici rimbalzi con almeno 2 stoppate (quelle scritte sul tabellino, forse non sono tutte) rifilate agli avversari, costretti ogni volta alla finta in più, alla parabola più alta, alla conclusione più affrettata per evitare i tentacoli di Long John. Di fronte aveva un celebratissimo JaCorey Williams che chiude sì a quota 16 ma con almeno due canestri “omaggio” a partita ampiamente finita. E per chi ama il basket, vedere un pivottone accettare anche l’uno contro uno con Browne (e non subire il canestro) è un piacere enorme. L’uomo della svolta.
DE VICO 6 – Più di stima che di raccolto sul campo. Era finito in fondo alle rotazioni, questa volta Bulleri gli ha dato 6′ facendo felici i suoi estimatori.
DOUGLAS 8 – Trento dev’essere la sua preda preferita: sette triple a segno all’andata, sei questa sera, alcune di una bellezza abbagliante per come Toney prepara il colpo. Ricezione, palleggi, finta, finta, passo indietro e “boom”. 18 punti e poi, alla Oronzo Canà, 5-5-5 (rimbalzi, perse, assist). Ma il tabellino non parla dell’impatto difensivo di Douglas, una roccia con gambe rapide e occhi attenti. Riguardate la sua partita anche sotto questo aspetto: c’è da imparare tanto.
FERRERO S.V. – Tre minuti e qualcosa senza squilli.
“Con il nuovo assetto, la Openjobmetis è più equilibrata e intensa”
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