Saltrio, l’ex sindaco scrive ai cittadini: “Opposizione usata da chi vuole distrarre l’attenzione da sé
In una lunga lettera, Maurizio Zanuso spiega la sua versione dei fatti e indica precise responsabilità per quello che è successo
L’ex sindaco di Saltrio Maurizio Zanuso, ribatte agli otto consiglieri, tra cui il suo vicesindaco Giuseppe Franzi, che presentando le dimissioni due giorni fa hanno fatto decadere lui e la sua giunta, lasciando il paese nelle mani del Commissario prefettizio.
In una lunga lettera, spiega ai concittadini la sua versione dei fatti e indica precise responsabilità per quello che è successo.
« Non sono stupito dalla mossa grottesca della minoranza – scrive Zanuso – Scrivono di essere, autodefinendosi, “uomini delle istituzioni”. Forse in modo ironico, mi par di capire che il loro bislacco modello di “uomo delle istituzioni” si possa descrivere così: si alza di mattino presto, fa la barba e, a comando di un “capo branco”, prepara la lettera di dimissioni. Del resto siamo prossimi alla scadenza del mandato, sta finendo il “letargo”: dovete sapere che sono rari gli avvistamenti di questi “uomini delle istituzioni”. Durante questo periodo infatti si sono raramente preoccupati di partecipare ai Consigli comunali (l’assenteismo si è mantenuto intorno al 50%, come si può constatare negli atti) e, quand’anche hanno partecipato, la maggior parte delle volte hanno votato “astenuto”, di tanto in tanto avanzando alcune interrogazioni a volte persino ritirate poiché inapplicabili o errate. A questi autoproclamatisi “uomini delle istituzioni” sembra proprio che importi poco se, per ottenere il loro risultato, occorra allearsi con il rivale e fargli un favore, distogliendo l’attenzione dagli interessi personalistici che lo muovono o dai veri problemi: l’importante è dare una bella coltellata al fianco dell’avversario, un pretesto vale l’altro».
Zanuso rispedisce al mittente le accuse di immobilismo, rivoltegli dai dimissionari: «L’assurdità – aggiunge l’ex sindaco – è che, così facendo, hanno deliberatamente abdicato persino al loro ruolo di opposizione e completamente congelato ogni azione dell’Amministrazione, penalizzando di conseguenza anche i cittadini e il territorio. A loro dico: mi accusate di immobilismo ma avete immobilizzato voi stessi, e facendo l’interesse di chi non vi rispetta ma vi usa, vi siete fatti usare».
L’ex sindaco punta il dito su quello che doveva essere il suo braccio destro, il vice Giuseppe Franzi: «Di questi signori certo non mi stupisco! Non mi stupisce nemmeno la mossa di “distrazione di massa” attuata dal vice sindaco – dice – In effetti lui dall’inizio del mio mandato ha mal digerito la modalità partecipativa messa in atto, che è consistita nel cercare di condividere il più possibile le decisioni, convocando prima di ogni Consiglio Ccmunale un preconsiglio del gruppo di maggioranza per approfondire, spiegare gli argomenti in trattazione e raccogliere gli eventuali contributi da parte di tutti i consiglieri. Il vice sindaco preferisce un modo – diciamo – più “personalistico” di gestire la cosa pubblica. Soprattutto gli piace attribuirsi i meriti, anche se poi a lavorare è tutto il gruppo e il personale che deve farsi carico di rimediare anche alle magagne che questi “personalismi” hanno procurato durante tutto il mandato».
Maurizio Zanuso nella sua lettera spiega anche la vicenda dell’antenna, e quello che è successo tra la Giunta e Franzi: «Alla fine, poi, quando viene messo alle strette per dare spiegazioni in merito a un’operazione che ha gestito in solitaria, omettendo ogni tipo di condivisione persino a me sindaco, determinando un impatto sul territorio che con un eufemismo possiamo definire “decisamente appariscente”, permettendo di piantare un palo d’antenna di 40 metri di fianco alla proprietà di ignari cittadini, sceglie un’uscita di scena eclatante che penalizza tutti, tranne colui che godrà della ben remunerata rendita di questo “cetriolo”».
Zanuso “bacchetta” anche gli altri consiglieri di maggioranza che hanno determinato con le dimissioni la caduta anticipata dell’Amministrazione.
Qui il testo integrale della lettera
In conclusione Maurizio Zanuso si dice “orgoglioso di essere stato in questo mandato il sindaco di un paese meraviglioso e ricco di opportunità” e conferma l’intenzione di ricandidarsi: «Per parte mia, è stato un mandato molto impegnativo, ho fatto del mio meglio cercando sempre la collaborazione con tutto il gruppo, con il personale e con le altre Amministrazioni. Questo avvenimento, se possibile, rafforza ancor di più in me il convincimento che Saltrio meriti un’amministrazione trasparente, che punti sulla collaborazione e la valorizzazione di tutti e delle associazioni. Ho già confermato che continuerò il mio impegno al servizio della nostra comunità locale, con le persone che continuano a darmi fiducia: mi riproporrò per un secondo mandato rimettendomi al giudizio del voto dei miei concittadini».
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