A scuola nasce un giardino emozionale, a partire dall’orto
Il progetto di riqualificazione è un'occasione didattica di apprendimento in natura e accresce la rete di collaborazioni con il territorio

Con la primavera inizia a prendere forma la riqualificazione dell’area verde della scuola primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo che, a partire dall’allestimento del nuovo orto, diventerà un “Giardino emozionale del nostro tempo”, come dice il titolo stesso del progetto.
I bambini hanno iniziato a lavorarci prima della chiusura delle scuole di inizio marzo, recuperando materiale di facile consumo come cassette e penumatici trasformati in fioriere e aiuole colorate e curando alcuni legumi per farli germogliare. Ora sono i compagni di classe in presenza (con disabilità o bisogni specifici di apprendimento) a garantirne la cura.
I BAMBINI IMPARANO IN NATURA
Già da queste prime azioni si intuisce il solco in cui si iscrive l’iniziativa: rendere i bambini protagonisti di un’educazione ambientale consapevole volta alla riduzione degli sprechi, al recupero dei materiali, alla sostenibilità e al rispetto della natura e dei suoi tempi. Ma non finisce qui: “Il progetto è strettamente collegato all’approccio Reggio Children cui si è aperta la nostra scuola – spiega la coordinatrice di plesso Marzia Giorgetti – Prendendosi cura dell’orto i bambini sono protagonisti dell’apprendimento, sviluppano un proprio percorso scientifico basato sul rapporto diretto con la natura, imparano a lavorare in gruppo, imparano l’attesa, la cura e a cogliere il concetto di diversità e di bello”.
Questi i presupposti per un giardino che a partire dall’orto, dai suoi colori e i suoi odori, svilupperà discorsi e percorsi sensoriali particolarmente apprezzati dai piccoli alle prese con le loro emozioni.
“Ci stiamo attrezzando per creare spazi aperti in cui permettere l’interazione e il confronto degli alunni con la terra stessa, permettendo loro di capire e imparare sporcandosi le mani – si legge nel progetto – Uno spazio interdisciplinare dove creare vari “angoli” dediti ad attività specifiche: angolo lettura, angolo dei sensi, angolo della musica, angolo dell’orto… La cura di un piccolo orto può infatti insegnare ai bambini fin dalla più tenera età l’importanza di prendersi cura di ciò che mangiamo e di ciò che ne permette la crescita (responsabilità di far crescere e accudire un seme che poi diverrà pianta e frutto), evitando gli sprechi e l’inutile inquinamento, trasformandoli in cittadini più responsabili“.
IL LEGAME CON IL TERRITORIO
Assieme a bambini e insegnanti, al progetto dell’orto partecipano diverse realtà cittadine. A cominciare dai nonni, chiamati a preparare il terreno, ma anche la ferramenta di Cazzago Brabbia che ha donato alcuni attrezzi, mentre la cooperativa Neverland ha offerto bulbi e piante. Si sono così aggiunti altri nodi di collaborazione e condivisione alla rete che unisce la scuola Pascoli al contesto in cui si trova.
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