Un operaio positivo, stop momentaneo al cantiere in piazza stazione a Gallarate
Succede, di questi tempi. Nella giornata di lunedì erano iniziati i lavori di rimozione della pavimentazione in blocchetti di porfido

Tutto fermo, in piazza stazione: nella mattina di martedì 9 marzo il cantiere era vuoto e inattivo. Blocco per proteste? Revisione del progetto? Niente di tutto questo. Lo stop momentaneo è colpa del coronavirus: «Un operaio è risultato positivo e la squadra che era al lavoro è in quarantena» spiega l’assessore Sandro Rech.
Gli operai erano quelli dell’impresa bergamasca affidataria dell’appalto, che ora sta riorganizzando il lavoro per mandare un’altra squadra a Gallarate. Quindi stop solo per oggi? «Non lo sappiamo, aspettiamo conferma da loro». L’impresa è ben strutturata (più prosaicamente: ha tanti operai) e non dovrebbe avere problemi a riavviare il cantiere»-
«Dopo il taglio degli alberi che era affidato a un’altra azienda, in questi giorni hanno rimosso una parte del porfido, adesso si passerà alla rimozione dei cordoli e degli asfalti» spiega ancora Rech. Per ora la piazza rimane quasi integra su un lato, mentre dal lato dei portici si vede maggiormente l’effetto dei primi lavori. «Mi auguro quanto prima la ripresa del cantiere che ci darà una piazza più bella» dice Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere di FdI e taxista “di base” in stazione.
Il progetto prevede il rifacimento delle corsie veicolari e dei parcheggi con asfalto e il reimpiego della pavimentazione in porfido per creare la passerella centrale pedonale, che è l’elemento più caratterizzante del progetto, che per il resto mantiene inalterata la struttura viabilistica.
I lavori in piazza stazione di Gallarate: cosa è previsto
Il progetto dell’intervento sulla piazza nel giro di un anno è passato da diverse revisioni e da molte polemiche. Nella versione definitiva prevede la creazione di un passaggio nella zona centrale della piazza e una serie di abbattimenti di alberi concentrati sul lato verso i portici. Viene rifatta anche l’illuminazione.

Ovviamente diversi sono gli accenti usati da favorevoli e contrari, in particolare sugli alberi. L’amministrazione sostiene che sarà motore di rinnovo dello spazio, darà più ordine e produrrà meno degrado; sottolinea poi che gli interventi sulle alberature sono “a saldo zero” (qui l’articolo completo), vale a dire si piantano tanti alberi quanti vengono tagliati.
Il Comitato Salviamo gli Alberi contesta invece che gli alberi saranno inevitabilmente più piccoli e il progetto produrrà una pagina «meno naturale» (qui l’articolo completo). Gli ambientalisti – anche con Legambiente – continuano la loro battaglia per chiedere una revisione del progetto.
L’opposizione in consiglio comunale (Pd, Cev, Libertà per Gallarate) invece ha contestato la validità del progetto per i costi e per l’obbiettivo che si pone, dicendo che il rinnovo degli spazi non produrrà di per sé meno degrado e più sicurezza.
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