13 anni, la battaglia di Aurora per non far chiudere la sua società sportiva

La giovane sportiva vince un concorso scolastico sul tema della resilienza che dedica alla Varesina Ginnastica, attirando così l’attenzione del mondo dell’industria varesina

Generica 2020

Voleva devolvere il premio alla sua società sportiva che come molte altre in questo periodo naviga in cattive acque a causa delle restrizioni per la pandemia.

Ma il concorso vinto (un progetto scolastico che riguardava il tema della resilienza) prevedeva non una borsa di studio bensì la consegna di tablet e pc.

Il sogno di Aurora, 13 anni, di aiutare in qualche modo uno dei luoghi che più ama e nei quali sta affacciandosi alla vita, la palestra, si è comunque avverato poiché ha riscosso un «credito» forse ancora più importante: una lettera di sostegno da parte del presidente dell’Unione degli industriali della provincia di Varese, Roberto Grassi, che si è speso in prima persona per sostenere la causa della Varesina Ginnastica, fra le più longeve d’Italia.

Grassi è venuto a conoscenza del progetto di Aurora grazie a una lettera che la ragazzina ha di suo pugno scritto, e con una risposta accorata l’ha sostenuta e incoraggiata: «Le tue parole mi hanno, come padre di famiglia, commosso e profondamente toccato» e «ti assicuro che le mille difficoltà di questo tempo non fermeranno l’impegno delle nostre imprese di investire nei giovani, nella loro formazione e nelle loro passioni».

Generica 2020

Un segno che premia la “Società Varesina di Ginnastica e Scherma“, e anche la forza d’animo dimostrata da una sua giovane atleta.

Tutto questo è stato raccontato nella serata di ieri in un momento istituzionale di ritrovo – evento rarissimo di questi tempi – dove un gruppo di giovani atleti si è dato appuntamento assieme ai vertici della società e agli istruttori nella sede di Varese per un brevissimo incontro di incoraggiamento, a metà fra un flash mob e una rimpatriata, tutto seguendo le norme di sicurezza e anti contagio.

La presidente ha riunito alcuni gruppi di atleti della ginnastica femminile e maschile, il vice presidente, gli istruttori e la segreteria per raccontare ai ragazzi le difficoltà. Con la chiusura di aprile e considerando la restituzione delle quote versate da coloro che non hanno più potuto frequentare dal lontano ottobre (quindi tutto il settore non agonistico) la Varesina potrà incassare nuovamente le quote solo a partire da settembre. È un salto di ben 5 mesi.

Ad oggi sono stati raccolti 15 mila euro frutto di una raccolta fondi lanciata in rete. Il traguardo per la sopravvivenza è ancora lontano ma il gesto legato al tema della resilienza proposto dalla giovane Aurora, oltre all’interessamento della stampa locale e nazionale ha prodotto già l’avvicinamento di importanti realtà imprenditoriali che forse riusciranno ad evitare il tracollo di questo sodalizio presente a Varese dal lontano 1878.

«Chiedendo aiuto senza provare imbarazzo, si può vincere», è stato l’ulteriore messaggio lanciato.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Aprile 2021
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