Bando tesori nascosti: 100 mila euro per il restauro di beni mobili
Presentazione on line il 5 maggio alle 17. Aperto un bando che mette al centro il restauro di opere d’arte e punta a realizzare con esse una mostra nell’autunno-inverno del 2022. Occhi puntati anche sullo sviluppo del mecenatismo attraverso una clausola ad hoc
Fondazione Comunitaria del Varesotto ha emanato il bando Tesori Nascosti che mette a disposizione 100.000 euro per il restauro di beni mobili già sotto la disciplina del Codice dei Beni Culturali, e secondo quanto previsto dal Codice stesso, svolti da operatori specializzati.
Obiettivo? Contribuire al restauro, ma anche alla conseguente fruizione di beni stabilmente conservati in provincia di Varese, rendendo poi le stesse opere, una volta restaurate, protagoniste di una mostra riassuntiva che sarà organizzata nell’autunno inverno del 2022 in collaborazione con i Musei Civici di Varese presso il Castello di Masnago a Varese. Il bando inoltre prevede per la prima volta una “clausola mecenati” volta ad incentivare lo sviluppo di relazioni virtuose, individuando soggetti particolarmente interessati ad impegnare risorse nell’ambito della tutela e conservazione delle opere d’arte. I dettagli del Bando saranno presentati durante un incontro on line il 5 maggio prossimo alle ore 17 (per partecipare è necessario iscriversi al link presente anche sul sito di Fondazione Comunitaria del Varesotto).
Alla presentazione parteciperà anche Andrea Mascetti, Consigliere di FCVA e Coordinatore della commissione arte e cultura di Fondazione Cariplo.
«Questo bando si pone in linea con l’esperienza della mostra “nel salotto del collezionista” promossa in partnership con Fondazione Cariplo e il Comune di Varese – sottolinea il presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto, Maurizio Ampollini –. Una mostra che ha puntato l’attenzione su arte e mecenatismo, ricordando le tante famiglie del territorio che hanno contribuito allo sviluppo e alla conservazione di opere d’arte a cavallo tra Otto e Novecento. Oggi più che mai occorre stimolare e valorizzare le preziose relazioni che possono dare impulso alla conservazione e fruizione del ricco patrimonio artistico di cui il nostro territorio dispone».
Occhi puntati su restauro ma anche su valorizzazione e fruizione
Come detto il bando riguarda il restauro di beni necessariamente “mobili”: a titolo puramente indicativo, rientrano quindi quadri, oggetti, oggetti sacri, ma non affreschi, opere architettoniche, organi e oggetti non rimovibili dal luogo di custodia: questo perché i beni dovranno poi essere fisicamente spostati in occasione della mostra finale. I soggetti che proporranno un progetto dovranno essere in grado di dimostrare il pieno possesso del bene da restaurare: tra i soggetti ammessi ci sono anche parrocchie, enti religiosi ed enti pubblici. Il budget dovrà riguardare una serie di voci come il restauro, ma anche la partecipazione del bene alla mostra organizzata presso la sede espositiva del Castello di Masnago, e non ultimo la fruibilità e la valorizzazione del bene presso la sede definitiva. Di particolare rilievo, soprattutto ai fini della valutazione del progetto, risultano gli aspetti scientifici dell’intero progetto che dovranno risultare ben evidenziati dalla documentazione richiesta coinvolgendo figure specializzate e qualificate (storico dell’arte, restauratore) ma anche la valorizzazione e fruizione successiva al restauro che dovranno risultare ben concepite e strutturate coinvolgendo una società specializzata in valorizzazione dei beni culturali, o un esperto in comunicazione.
La clausola mecenati per rilanciare la filantropia
Come sempre per il finanziamento del progetto è previsto il coinvolgimento della comunità locale attraverso azioni di raccolta fondi. Oltre a ciò, proprio per sottolineare l’importanza di dare vita a relazioni virtuose con filantropi e mecenati, è stata introdotta per la prima volta la “clausola mecenati” che premierà con un “meccanismo al raddoppio” i progetti in cui si sarà riusciti a suscitare donazioni particolarmente significative e scaturite dalla alleanza con uno o più mecenati. L’obiettivo è quello di incentivare la creazione di una relazione proficua con i mecenati del territorio, attraverso un’alleanza creativa con i progetti che sappia cogliere le sfide del bando e costruire insieme un maggiore benessere per la collettività.
Per quanto riguarda infine le tempistiche, le domande dovranno essere presentate entro l’8 giugno 2021 e il restauro dovrà essere completato entro il 31 luglio del 2022.
Per maggiori informazioni:
Web: www.fondazionevaresotto.it/bandi
E-mail: bandi@fondazionevaresotto.it
Fondazione Comunitaria del Varesotto
È una istituzione filantropica che opera a Varese e provincia dal 2002, promuovendo lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. Al servizio di donatori, enti non profit e cittadini, eroga contributi, raccoglie donazioni e sostiene progetti per migliorare la qualità della vita della comunità. Ogni anno finanzia con contributi a fondo perduto oltre 300 progetti per un totale di oltre 1,6 milioni di euro.
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