Bilbao e Yates brillano in Trentino, maglia della montagna per la Eolo-Kometa

L'ungherese Marton Dina guadagna 10 punti e sale in vetta alla classifica degli scalatori al Tour of the Alps. Tappa allo spagnolo mentre il britannico consolida il primato. Venerdì 23 l'ultima frazione

marton dina eolo kometa ciclismo foto Gomez

La conferma di Simon Yates, la grinta di Pello Bilbao, la crescita di Aleksandr Vlasov, il flop della Ineos Grenadier. E qualche bella soddisfazione colta dalla Eolo-Kometa, finita sul podio delle premiazioni grazie all’ungherese Marton Dina. Questo il riassunto della quarta tappa, la penultima, al Tour of the Alps di ciclismo con il traguardo posto in Trenino, a Pieve di Bono.

La frazione è andata al basco Bilbao, capitano della Bahrein-Victorius, abile a rimontare in discesa il distacco preso nell’ultimo tratto della salita di Boniprati e a battere in una volata ristretta Vlasov (Astana) e Yates (BikeExchange) che erano rimasti da soli in vetta dopo un’ascesa che aveva regalato diverse sorprese.

Quella maggiore ha riguardato la Ineos-Grenadier che ha corso a lungo da squadra leader della corsa, mettendo tutti i propri uomini a tirare per lanciare l’attacco di Sivakov. Un’azione che non è mai arrivata perché il giovane russo si è staccato quando ancora lo scollinamento era lontano, facendo saltare i piani della corazzata britannica che alla fine ha sacrificato anche Martinez in supporto al proprio capitano arrivato a 1’48” dai primi. Così a sorridere in classifica è di nuovo Simon Yates che ha ormai la vittoria finale in tasca e che per evitare problemi ha lasciato agli altri due lo sprint per il successo parziale. Festa quindi anche nel Varesotto dove il team australiano BikeExchange (già GreenEdge) ha il suo quartier generale europeo.

In questo quadro, dicevamo, si inserisce anche la Eolo-Kometa perché Dina – 25enne corridore di Budapest – è stato tra i protagonisti della fuga di giornata che ha coinvolto tra gli altri anche un big (fuori classifica) come Chris Froome. Il magiaro della Eolo (foto in alto – ph. Gomez), che già si era distinto nella prima tappa, è transitato per primo sul GPM del Passo Campo Carlo Magno, intascato 10 punti e guadagnato la maglia di leader degli scalatori scavalcando di una lunghezza Alessandro De Marchi. Domani, nella frazione conclusiva, dovrà provare a confermarsi sulle salite del Passo Duron e del lago di Tenno per portarsi a casa il trofeo della montagna.

Per quanto riguarda la classifica generale invece, Edward Ravasi è rimasto per buona parte della salita finale nel gruppo di testa per poi sfilarsi quando mancavano circa 5 chilometri alla vetta. Il besnatese ha preferito salire con il proprio passo ed è arrivato al traguardo con un ritardo di 2’35” (19°): per lui la conferma di quanto si è visto nei giorni scorsi, e cioè che la condizione è in crescita e la tattica di gara è accorta, anche se per restare con i migliori manca ancora qualche “cavallo” che si spera di trovare da qui all’inizio del Giro d’Italia. Si è invece ritirato un altro corridore della Eolo, lo spagnolo Alejandro Ropero. 41a piazza quest’oggi infine per Luca Chirico, a sua volta impegnato a guadagnare una condizione e una convocazione per il Giro su percorsi non ideali per le sue qualità di “scalatore leggero” o passista veloce.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Aprile 2021
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