Borracce ecosostenibili per i consiglieri comunali di Sesto Calende
L’iniziativa “Plastic Free” del gruppo Sesto2030 che ha donato a giunta e consiglieri le speciali borracce in tritan realizzate dalla Onlus Amici di Tommy e Cecilia
È stato un consiglio comunale “Plastic Free”, quello di ieri sera, giovedì 8 aprile, a Sesto Calende. Convocata per la terza volta in meno di un mese, la settimana scorsa sui banchi si era affrontato il bilancio comunale, la seduta si è caratterizzata anche per il bel gesto del gruppo Sesto2030 che ha distribuito ad assessori e consiglieri comunali una borraccia ecosostenibile realizzata dalla onlus sestese “Amici di Tommy e Cecilia”.
«Un gesto per incominciare a contribuire e a metterci del nostro» ha spiegato la capogruppo di Sesto2030 Alessandra Malini mentre presentava un’interpellanza per chiedere all’amministrazione quali sono i progetti “green” che intende mettere in campo, come una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo delle plastiche monouso.
Una borraccia in tritan e riciclabile al 100%, resistente agli urti e dall’ottima tenuta ermetica: questo il prezioso omaggio, senza dubbio gradito da tutti i membri del consiglio (nella foto la borraccia regalata a Simone Pintori di Noi Sestesi)
«Le borracce – sottolinea Malini – sono state acquistate da un’associazione del territorio che, venuta a conoscenza della finalità, le ha vendute al solo prezzo di costo, essendo sensibile a questi temi».
«Grazie del dono che state facendo a questo consiglio, ha una doppia valenza: avete aiutato l’associazione Tommy Cecilia e allo stesso tempo state portando un beneficio per la riduzione della plastica» ha risposto l’assessore Jole Capriglia, aggiungendo: «Un ambiente libero dalla plastica, più sano e pulito, per un futuro sostenibile e una qualità di vita migliore è ciò a cui aspiriamo come ente e persone. Il nostro impegno affinché anche con piccole azioni si possano realizzare grandi cambiamenti rimane l’obiettivo primario di questo assessorato e della maggioranza, a partire dal nostro Palazzo Comunale, dove tutta la plastica utilizzata (distributori di caffè e bibite) è plastica riciclabile, da cui poi sappiamo il proseguo come “economia circolare”».
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