Caccia ai soldi del Summer Festival in Bulgaria: il Comune porta a casa 90mila euro
La vicenda durava da quasi quattro anni: il Comune doveva incassare una fidejussione per un evento saltato, ma la copertura assicurativa si era dimostrata fragile. "Dall'opposizione anni di battaglie demagogiche"
«Grandissima soddisfazione» per una «grande vittoria dopo oltre tre anni». L’assessore al commercio Claudia Mazzetti esulta, dopo che il Comune di Gallarate è riuscito a incassare, dopo milletrecento e passa giorni di battaglia legale, la fidejussione per il crac del “Summer Festival”.
La maxifesta si era chiusa anzitempo nell’estate del 2017, senza che la società Mec srl riuscisse ad onorare l’impegno economico assunto – 115 mila , per vari servizi e tasse e “compensazioni” di disagi – con il Comune di Gallarate. A questo punto l’ente locale ha chiesto di incassare la fidejussione presentata a garanzia dell’impegno, ma era emerso che la compagnia scelta – sede in Bulgaria – era “scoperta”, già dichiarata inaffidabile. La vicenda del Summer Festival si era così trasformata nella polemica sulla “fidejussione bulgara”.
Di qui la battaglia legale sull’asse Gallarate-Sofia, durata tre anni e non priva di polemica politica a contorno.
Oggi però il Comune riesce ad incassare: «Possiamo dire con soddisfazione che il comune ha ricavato 92400 euro dalla battaglia legale del “Summer Festival”, già al netto dei costi sostenuti e delle spese legali» ricapitola Mazzetti. «Non solo l’Ente non ci ha rimesso nulla, ma dopo una causa complicata perché avvenuta principalmente in Bulgaria, siamo riusciti ad ottenere quanto previsto dal contratto. Queste risorse saranno ridistribuite, in questo difficile momento, a sostegno degli imprenditori e dei cittadini gallaratesi».
L’esultanza dell’assessore Mazzetti segue anche le ironie che hanno sempre aleggiato sulla vicenda, per il fallimento anticipato della manifestazione rivelatasi un po’ artigianale e per quella garanzia stipulata in Bulgaria, con tanto di citazioni di Elio e Le Storie Tese.
«Le opposizioni prima ci hanno accusato di aver chiesto troppo, poi deriso per le garanzie contrattuali richieste, poi hanno fatto manifestazioni posando lapidi sull’area del Summer Festival, il tutto condito da 6 question time dove ci chiedevano in continuazione se e quando avremmo ripreso i soldi coperti dalla fideiussione bulgara. Oggi, con grande soddisfazione, dichiariamo che questi soldi sono arrivati e serviranno a due cose: in primo luogo ad aiutare le nostre attività come da proposito iniziale».
Anzi: l’esito della battaglia legale – con l’incasso di quanto dovuto – secondo Mazzetti va «a dimostrare l’infondatezza delle battaglie demagogiche cavalcate dall’opposizione in questi anni».
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