Federica, Chiara e Nicolò: il tris “targato Varese” agli Europei di canottaggio
Sara Bertolasi e il direttore tecnico dell'Italia, Franco Cattaneo, presentano Cesarini, Ondoli e Carucci. Saranno protagonisti in azzurro nelle gare internazionali della Schiranna
Sono tre gli atleti della provincia di Varese impegnati nei Campionati Europei assoluti in programma tra venerdì 9 e domenica 11 aprile sul bacino della Schiranna. Un appuntamento importante sia per sé stesso – gli Europei hanno un valore molto alto, cresciuto edizione dopo edizione – sia il proiezione olimpica, visto che sono uno dei maggiori appuntamenti internazionali sulla strada per Tokyo 2020.
Una Olimpiade a cui l’Italia ha già qualificato nove imbarcazioni (nel canottaggio non si ottiene il pass singolo ma quello per la barca di cui si fa parte) e spera di aggiungere ancora un paio di specialità attraverso la gara di Coppa del Mondo di Lucerna a maggio. Ora però si guarda con fiducia alle prove degli europei cui prende parte anche il terzetto di casa nostra formato da Federica Cesarini, Chiara Ondoli e Nicolò Carucci.
Per conoscerli meglio, al di là di note biografiche e singoli palmarés che riportiamo accanto ai loro nomi, abbiamo chiesto una presentazione a due persone che li conoscono bene, ovvero il direttore tecnico dell’Italia, Francesco Cattaneo, e a Sara Bertolasi, l’atleta di origine bustocca che ha preso parte a due Olimpiadi e che tutt’ora sta lavorando insieme all’Italia nel tentativo di recuperare da un infortunio. Cattaneo e Bertolasi hanno tracciato il ritratto del “tris” varesino nel corso della diretta video andata in onda su VareseNews nella serata di lunedì scorso, 29 marzo. Se vorrete rivedere la diretta integrale, alla quale hanno preso parte anche gli ex azzurri Pierpaolo Frattini ed Elia Luini, il video è disponibile al termine di questo articolo.
IL CARATTERE DI FEDERICA CESARINI
Cittiglio, 2 agosto 1996 – Fiamme Oro/Can. Gavirate
Bertolasi: «Nel 2012 Federica era il timoniere del mio “otto” che vinse l’argento agli Europei di Varese, ma già allora aveva la tempra tipica di chi era pronto per remare. Lei è di Groppello di Gavirate, ha svolto una lunga gavetta giovanile ma ha sempre fatto valere il suo valore fino ad avere ottimi risultati a livello olimpico, da quando è in nazionale assoluta. Caratterialmente è forte e sa farsi valere; penso non sia semplicissimo averla in barca perché pretende tantissimo ma questo può anche essere un punto di forza suo e di Valentina Rodini, l’altra componente di un doppio leggero che spero possa darci tante soddisfazioni».
Cattaneo: «Federica è in squadra da tanto, ci conosciamo da molti anni e su di lei e su Valentina Rodini abbiamo costruito il doppio leggero femminile che è uno dei nostri migliori equipaggi ormai da tempo. Nel corso delle stagioni sono entrambe molto cresciute: come dicevo, ho conosciuto Cesarini da ragazzina e oggi la ritengo uno dei punti di riferimento della squadra femminile, non solo per i pesi leggeri ma per tutto il gruppo. Di loro ci piacciono tante cose: il modo di prepararsi, l’atteggiamento verso l’alto livello, il modo di affrontare l’impegno, le velocità che riescono a toccare».
CHIARA ONDOLI, L’ANGERESE D’AMERICA
Angera, 12 ottobre 1995 – CC Aniene
Bertolasi: «Chiara Ondoli è di Angera, ha iniziato a remare sul Lago Maggiore ma poi è andata negli USA a studiare e lì ha continuato l’attività agonistica. Negli ultimi due anni è tornata in Italia, ha cominciato ad allenarsi con il gruppo della Nazionale e ha subito ottenuto un risultato storico come la qualificazione del quattro di coppia senior femminile di cui era capovoga».
Cattaneo: «Nel 2019 abbiamo fatto una preparazione insieme prima delle qualificazione olimpica e lì ha mostrato tutta la sua stoffa. Dopo quella occasione ha deciso di proseguire qui, senza rientrare negli USA, al di là di quello che è successo (pandemia), e sono rimasto contento che abbia fatto questa scelta: ora proviamo a conquistare il pass olimpico del “4 senza” insieme anche ad Alessandra Patelli, Aisha Rocek e Kiri Tontodonati».
NICOLÒ CARUCCI, LA GRANDE PROMESSA TARGATA GAVIRATE
Milano, 22 febbraio 2001 – Can. Gavirate
Cattaneo: «Parliamo di uno dei giovani più promettenti del panorama nazionale: Carucci è milanese di origine ma gaviratese di adozione e rema per la Canottieri Gavirate. Abbiamo iniziato con calma ma già questa estate gli ho voluto far fare una esperienza con la squadra olimpica. In seguito abbiamo deciso di mandarlo sul singolo agli europei Under23 e li ha vinti e così, dopo un periodo di stacco, l’abbiamo richiamato nel gruppo olimpico. All’inizio per dargli ulteriori strumenti di crescita, visto che certe qualità si affinano frequentando i migliori: lui è entrato in punta di piedi ma è apparso anche più maturo. Da lì ho avuto indicazioni utili per poterlo indirizzare verso certi percorsi, lui poi ha la stoffa per poter dimostrare di fare subito il salto di qualità verso la squadra olimpica. Agli Europei è il capovoga del doppio senior maschile e sarà con Luca Chiumento, un altro atleta molto giovane e promettente. Mi sembra una buona coppia che al di là del punto di vista tecnico – sono tra i migliori giovani in Italia – mostra maturità e serietà da parte di entrambi. Hanno una bella intesa e quando ci sono questi presupposti, in genere viene fuori qualcosa di buono».
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