Gorla Maggiore, la lotta al Covid fra progetti e attenzione alle aziende
Il sindaco di Gorla Maggiore, Pietro Zappamiglio, analizza gli effetti del lockdown sulla comunità gorlese e rivolge lo sguardo al futuro del paese
Prosegue con Pietro Zappamiglio la serie di interviste sugli effetti della pandemia in valle Olona. Un approfondimento del gruppo Facebook di VareseNews Oggi in Valle Olona
«È stato un anno particolare, il Covid è arrivato proprio a cavallo fra la fine del mio precedente mandato e l’inizio del secondo. La pandemia ci ha colti alla sprovvista, ma abbiamo cercato fin da subito di organizzarci al meglio»: a parlare è Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore, che racconta come il comune della valle Olona da lui amministrato abbia affrontato la pandemia.
«Un anno fa eravamo privi di qualsiasi certezza, ma col tempo alla crisi sanitaria si è aggiunto il disagio sociale e i problemi economici delle famiglie. Le persone sono in crisi, affaticate da quanto stiamo vivendo. Se si intravede qualche speranza per quel che concerne la parte sanitaria, resta la crisi sociale, economica ed educativa».
L’aiuto immediato alla popolazione
Difficoltà per fronteggiare le quali, la macchina comunale si è subito messa in moto: «Abbiamo cercato di supportare la popolazione in modi differenti: attraverso i voucher alimentari, sostenendo economicamente i campi estivi, istituendo il bonus bebè e facendoci carico di 1 euro dei 5,30 dei buoni pasto. Inoltre – aggiunge Zappamiglio – i dipendenti comunali, pur con lo smart work in turnazione, hanno assicurato la loro presenza e il disbrigo delle pratiche».
Associazionismo e comunicazione a Gorla
Il sindaco tiene a spendere parole di riconoscenza verso l’associazionismo locale: «I gorlesi hanno saputo fare tanto: donando, anche in modo silenzioso, e supportando “Caritas” e “Pane di san Martino” . Anche l’osservanza delle norme di sicurezza anti-Covid è stata positiva: «Le regole sono state rispettate, qualche sanzione è stata fatta, ma – consapevoli delle difficoltà conseguenti al lockdown, soprattutto nei giovani – il nostro atteggiamento è stato quello di prevenire problemi e cercare il dialogo con i cittadini».
L’informazione puntuale alle persone riveste un ruolo fondamentale: «Dall’inizio abbiamo cercato di comunicare con i cittadini nel modo più incisivo possibile: abbiamo i video, le dirette sui social, e ci siamo col tempo strutturati anche con GM news, in modo da rendere i gorlesi consapevoli di quanto stia avvenendo. Viste le statistiche sulla fruizione di questi contenuti, non possiamo che essere soddisfatti del dialogo che si è creato».
Le idee dell’opposizione
Zappamiglio si dice inoltre pronto a ricevere idee anche dall’opposizione per fronteggiare questo difficile momento per la comunità: «Ho sempre detto che la mia porta è sempre aperta per il loro contributo. È capitato presentassero idee per la raccolta di cibo per le famiglie in difficoltà, ma in quell’occasione non erano percorribili perché andavano a sovrapporsi a dinamiche di aiuto ai cittadini già esistenti. Se arriveranno altre proposte, sarò pronto a collaborare con loro».
La Protezione civile sempre presente
Al fianco della popolazione, dall’inizio, i volontari della Protezione civile, con la loro tenda fissa in piazza Martiri: «Sei anni fa abbiamo riorganizzato il gruppo, che era formato da cittadini volenterosi, ma con il nuovo ciclo si è cercato di puntare su una maggiore organizzazione: in effetti, il nostro gruppo è sempre attivo sul territorio. Fanno tanto a Gorla, ma sono chiamati ad intervenire anche dove c’è bisogno, dalle vaccinazioni di massa di Viggiù, alle alluvioni, fino all’hub di Malpensafiere. Siamo molto orgogliosi di loro».
Le attività economiche gorlesi
Durante il suo primo mandato, il sindaco Zappamiglio aveva iniziato un tour in tutte le aziende del territorio, che mostrava sulle sue pagine social: «Si trattava di un’attenzione per le attività che hanno sede a Gorla ed un modo per presentarle ai cittadini. Adesso tante di quelle imprese sono in difficoltà, i piccoli artigiani e chi si occupa di ristorazione sono in ginocchio: non sono a conoscenza di vere e proprie chiusure definitive, ma se la situazione non migliora, potrebbero prendere decisioni drastiche. Per quel che riguarda il settore industriale, invece, si sono create due situazioni differenti. Le piccole medie imprese industriali, che vantano un business internazionale, stanno reagendo con più forza; mentre chi si basa soltanto sul mercato italiano sta facendo più fatica, con una diminuzione importante di fatturato».
I progetti per Gorla Maggiore
Intanto da Palazzo Terzaghi non si è mai smesso di pensare al futuro del paese: «Lo scorso anno con la fine del primo mandato siamo riusciti ad occuparci di diversi lavori pubblici, ad esempio il parco di San Vitale e l’area ex tsg, che punta a diventare base logistica nell’ambito della sicurezza e dell’emergenza, casa della Protezione civile in primis. Ma l’attenzione è posta anche verso il potenziamento degli spazi al micronido, interventi importanti alla scuola materna e il campo da calcetto presso l’area feste. Adesso, con il bando di rigenerazione urbana a cui abbiamo partecipato, puntiamo alla sistemazione della piazza di palazzo Terzaghi e alla nuova piazza mercato, collegandola alla scuola con un passaggio pedonale. Il nostro sguardo abbraccia la totalità del paese, avendo sempre in mente l’obiettivo di creare Gorla 2030: un paese sempre più verde, vivibile e dove le attività dei commercianti possono essere aiutate a svilupparsi, attraendo al contempo nuove aziende ad investire qui. Tutto questo servirà per ripartire dopo la fine della pandemia».
Tutte le interviste ai sindaci della valle Olona:
– Silvano Martelozzo, sindaco di Castelseprio
– Paolino Fedre, sindaco di Gornate Olona
–Maria Elena Catelli, sindaco di Fagnano Olona
–Roberto Saporiti, sindaco di Solbiate Olona
–Giancarlo Frigeri, sindaco di Castiglione Olona
–Paolo Mazzucchelli, sindaco di Cairate
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