Maltrattamenti in un asilo nido di Busto Arsizio, il giudice chiede ulteriori indagini
Destino ancora sospeso per le 5 maestre del nido comunale Giannina Tosi. L'indagine risale al 2019 ma il pm aveva chiesto l'archiviazione che è stata rigettata: "Vanno sentiti anche i genitori che non hanno denunciato"

Saranno necessarie ulteriori indagini e il pm avrà ancora otto mesi di tempo per capire se all’interno dell’asilo nido Giannina Tosi di Busto Arsizio ci sono stati maltrattamenti da parte di alcune maestre nei confronti dei bambini. Il giudice per le indagini preliminari Stefano Colombo ha rilevato una lacuna investigativa e ha rigettato la richiesta di archiviazione, dando l’ordine di sentire anche i genitori che non hanno denunciato entro otto mesi, appunto.
Il fascicolo torna dunque al sostituto procuratore Rossella Incardona che avrà ulteriore tempo per completare le indagini come richiesto dal gip. Una decisione, questa, che potrebbe comportare un ulteriore allungamento della sospensione dal loro incarico.
«Confidiamo che il pm voglia sentirli in un tempo più breve, anche perché non abbiamo nulla da temere – hanno commentato l’avvocato di quattro delle cinque educatrici finite sotto indagine Davide Toscani – . Alcuni di quei genitori erano già stati sentiti da noi con le indagini difensive, altri avevano scritto una lettera di solidarietà firmata da decine di loro, altri avevano appeso un manifesto con un cuore sul cancello dell’asilo. Nessuno di loro ha mai avanzato dubbi di sorta sull’operato delle maestre. Comprendo lo scrupolo del giudice, a mio avviso infondato». Sulla stessa linea il collega Marco Mainini che difende la quinta.
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