Maxi-rissa di Gallarate, conclusi gli interrogatori nei confronti dei 17 sottoposti a misura
Dai 15 minorenni arrivano le scuse per quanto accaduto mentre dei due maggiorenni uno ha respinto ogni addebito, pur ammettendo la sua presenza a Gallarate, mentre l'altro si è avvalso della facoltà di non rispondere

Si sono conclusi oggi, giovedì, gli interrogatori dei protagonisti identificati per la maxi-rissa in centro a Gallarate lo scorso 8 gennaio con l’interrogatorio di garanzia nei confronti dei due maggiorenni coinvolti da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio Piera Bossi.
Uno si è avvalso della facoltà di non rispondere e l’altro ha respinto ogni addebito sostenendo di essere stato presente all’evento ma di non aver partecipato alla rissa. Per quanto riguarda i 15 minorenni che hanno subito un provvedimento restrittivo da parte del Tribunale dei Minori la linea maggiormente seguita è stata quella di chiedere scusa con la speranza di non dover subire le conseguenze più gravi.
La Polizia di Stato di Varese lo scorso 31 marzo, dopo una meticolosa indagine, aveva dato esecuzione ai provvedimenti cautelari emessi dal GIP di Busto Arsizio e dal Gip per i Minorenni di Milano a carico di 17 soggetti, 15 dei quali minorenni.
Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Gallarate, intervenuti nell’immediatezza dei fatti, avevano accertato che gli stessi avevano preso parte alla maxi-rissa nel centro di Gallarate.
L’operazione , ribattezzata “Ehi Brò N.p.t.“ che sta ad indicare una frase in gergo utilizzata da alcuni indagati, abbreviazione e di “Ehi Brò No Parla Tanto”, con il quale tutti gli interlocutori venivano invitati ad evitare di parlare dei fatti onde correre il rischio di essere intercettati.
Per quanto riguarda i 15 minorenni, per 7 è stata disposta la misura della permanenza a casa (da eseguirsi presso la propria abitazione) con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, anche telefonico o telematico, con soggetti diversi da coloro che con gli stessi coabitano; per gli altri 8 minori è stata disposta la misura cautelare delle prescrizioni (tra cui obbligo di rientrare al domicilio entro le 19, divieto di frequentazione di soggetti pregiudicati e/o dediti all’uso di sostanze stupefacenti).
I reati contestati consistono in rissa aggravata, lesioni personali pluriaggravate, porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
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