Scontro tra Lega e PD sui fondi per San Fermo a Varese
Il consigliere regionale Monti chiede le dimissioni dell'assessore Civati, il segretario del PD chiede le dimissioni di Monti. In mezzo, il dibattito tra chi è stato davvero fallimentare nell'assegnazione di fondi pubblici alla città
Botta e risposta a distanza tra il consigliere regionale della Lega Emanuele Monti, già consigliere comunale di maggioranza a Varese, l’assessore all’urbanistica del comune di Varese Andrea Civati e il segretario cittadino del PD Luca Carignola: il primo chiede le dimissioni dell’assessore per incapacità di ottenere fondi, il secondo risponde che l’amministrazione attuale ha “stracciato” la precedente per raccolta di contributi e il terzo chiede le dimissioni di Monti per incapacità ad amministrare la sanità regionale.
«Galimberti e l’amministrazione PD fanno perdere il treno da 15 milioni per riqualificare San Fermo: come minimo ci vogliono le dimissioni dell’assessore competente – spiega Monti in un post nella sua pagina Facebook – Varese è ultima tra i progetti di rigenerazione urbana in tutta la Lombardia, rischia di dire addio a 15 Milioni di finanziamento regionale ed europeo a fondo perduto che potrebbero rilanciare il quartiere di San Fermo! Una vergogna questa di Galimberti e dell’amministrazione PD capace solo di rivendersi progetti regionali o finanziati dallo Stato ma sempre ultimi e bocciati quando si tratta di portare un valore aggiunto».
Nel suo post di Facebook Monti mostra la tabella che esprime la graduatoria dei comuni capoluogo e con oltre 50.000 abitanti che hanno aderito a una manifestazione d’interesse lanciata da Regione Lombardia per programmare e gestire i fondi strutturali europei di propria competenza, per il periodo 2021-2027. «Questo programma può portare fino a 15 Milioni di euro a Varese a fondo perduto ma con 19 punti la nostra città si colloca ultima in Lombardia. Progetti per 280 milioni di euro complessivi. Varese è arrivata ultima, Busto e Gallarate hanno preso il doppio del punteggio».
«Sono sempre colpito dalle affermazioni del consigliere Monti. Ma sulla ricerca di finanziamenti non ci facciamo dare lezioni dall’ex consigliere comunale leghista». Ha risposto Andrea Civati sul bando regionale che vede essere ammesso alla fase successiva il progetto di Varese da 10 milioni relativo alla riqualificazione del quartiere di San Fermo.
«Venendo al bando regionale – prosegue l’assessore – in realtà Monti conferma una bellissima notizia per la città: il progetto su San Fermo è stato ritenuto ammesso alla successiva fase di negoziazione con Regione Lombardia sulla base delle risorse disponibili. In questa fase Varese potrà contare su circa 3 milioni di euro in più di Milano e 1,5 milioni più di Como. Sul tema della rigenerazione a Varese parlano i fatti, non le chiacchiere di Monti: lo confermano ad esempio i 18 milioni di euro finanziati dal Governo per la riqualificazione della zona delle stazioni e i 3,5 milioni per largo Flaiano di cui una parte provenienti proprio da Regione. E proprio dalla Regione il Comune ha ottenuto risorse come 1 milione per la rigenerazione della Scuola Pellico, gli 8 milioni per il nuovo Studentato di Biumo Inferiore e gli 800 mila per la riqualificazione di via del Cairo. Oltre ai diversi milioni ottenuti per la riqualificazione degli impianti sportivi sia dal Governo che dalla Lombardia».
«È interessante però dimostrare con i dati la differenza tra questa amministrazione e quella leghista. Il confronto tra il 2015 (quando Monti era presidente della commissione comunale che si occupava proprio di risorse) e il 2020 è impietoso: l’anno scorso il nostro Comune ha appaltato 26 milioni di opere pubbliche, di cui oltre 20 milioni derivanti da finanziamento. Quanto fu l’importo corrispondente nel 2015 quando governava la Lega? Appena 8 milioni, di cui nemmeno 500mila euro derivanti da finanziamento. In questi anni abbiamo avviato decine di cantieri per la rigenerazione, e molti già conclusi – aggiunge l’assessore Civati – Gli stessi sarebbero stati solo un miraggio nei lunghi anni in cui ad amministrare Varese c’era la Lega di Monti».
Poco dopo, rincara la dose di risposta anche il segretario del PD città di Varese Luca Carignola, che interviene sulla richiesta di dimissioni dell’assessore all’urbanistica: «Con questa richiesta Monti ha perso il senso del pudore. Dovrebbe essere proprio lui, in qualità di presidente della commissione Sanità, a presentare le immediate dimissioni, come chiedono quotidianamente i cittadini lombardi. Questo per la gestione della pandemia in Lombardia e per la campagna vaccinale, quest’ultima decollata solo quando lo Stato è intervenuto a darci una mano. Come ad esempio per il centro vaccinale della Schiranna, realizzato grazie al lavoro dell’Esercito e alla sinergia tra le istituzioni locali. Monti escluso e non pervenuto. L’esponente leghista si lancia in affermazioni assurde che non trovano riscontro nella realtà, una realtà mai così dinamica in tema di rigenerazioni e riqualificazioni come da quando ad amministrare c’è l’attuale giunta, che grazie al suo efficace operare è riuscita negli anni ad aggiudicarsi numerosi bandi e finanziamenti. Monti farebbe bene ad occuparsi dei problemi che continuiamo ad avere in Lombardia invece che di temi che evidentemente poco conosce».
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