Samarate, Pozzi: “Siamo obbligati a risparmiare sul personale, ma non lo vogliamo”
Un difficile report sulla situazione della pianta organica attuale, fatto dall'assessore Luciano Pozzi in commissione Bilancio
Nel corso della commissione congiunta Bilancio – Istruzione di Samarate, tenutasi ieri sera, martedì 27 aprile, si è fatto il punto sull’organigramma del comune e sulla situazione delle assunzioni.
L’assessore Luciano Pozzi ha così presentato ai commissari, riferendosi a una norma in vigore da marzo 2020 che ha cambiato la procedura delle assunzioni di personale: «Il parametro preso ora è il rapporto tra spesa di personale e le entrate, secondo determinati criteri. Il parametro, rispetto all’anno scorso, è sceso dell’1.6%. Quest’anno il costo del personale utilizzato è di 2 milioni 669mila euro (l’anno scorso era di 2milioni 767mila euro), nonostante ciò siamo nella fascia intermedia: dobbiamo mantenere un rapporto migliore di questo tra le spese e le entrate, non dobbiamo peggiorare e mantenere le proiezioni per il 2021 migliori».
Dal 2016 al 2021, ha poi specificato, sono previsti 46 pensionamenti e 16 assunzioni, «quindi perdiamo 30 persone». A rimanerne maggiormente colpito è l’asilo nido, che perde 11 persone (la situazione del Nidondolo è particolarmente difficile, tanto che, sempre in commissione, si è vagliata l’ipotesi di una gestione esterna o di un appalto).
Sempre Pozzi: «Potremo ripartire ad assumere nel 2022 o, se riusciamo a trovare dei correttivi, a fine 2021 in previsione del 2022. Quello che sta succedendo – al di là della nostra impossibilità di assumere a causa di questa norma che, a mio avviso, è stata scritta male – ovvero il pensionamento in quantità notevole, che non era successo negli anni precedenti, anche valutando l’attività di assunzione del passato si cercava di anticipare le sostituzioni: nel 2020 e 2021 la possibilità di assumere per il nostro comune si stoppa completamente e ci mette in grossa difficoltà. Siamo obbligati a risparmiare sul personale, ma non lo vogliamo».
L’unico modo per mantenere questa previsione – ha continuato – è o aumentare le entrate o diminuire le spese: «Quindi non bisogna fare assunzioni anche a fronte dei pensionamenti. La condizione cui siamo per potere seguire queste norme è inferiore al 27% necessario (siamo al 26,58%) e quindi dobbiamo ancora migliorare».
“Situazione non rosea”
«La situazione non è per niente rosea – è intervenuto il sindaco, Enrico Puricelli – però anche gli altri comuni sono conciati come noi. Mi sono mosso personalmente per cercare collaborazione con gli altri comuni per il Suap e l’anagrafe: a Ferno la dirigente del Suap va in pensione e non hanno nessuno con cui sostituirla, Somma Lombardo è in convenzione con altri comuni (anche da loro la dirigente del Suap è andata in pensione e la sta sostituendo un vigile)».
Il consigliere Giovanni Borsani (Samarate città viva) ha chiesto informazioni sulle prospettive future. «Noi abbiamo fatto delle valutazioni e delle ipotesi, ma non è praticabile l’assunzione tout court – ha risposto Pozzi – o meglio: ci siamo attivati per segnalare tramite canali diretti questa situazione esageratamente complicata, ma finora non abbiamo risposte di tipo legislativo. Tutte le interrogazioni che abbiamo fatto sul nostro modo di fare i calcoli li hanno confermato. Dobbiamo ipotizzare che cosa possa alleviare: percorsi di esternalizzazione o di collaborazione con altri enti». In seguito, Borsani ha avanzato l’idea del lavoro interinale, «che non è vietato per l’amministrazione pubblica»: secondo il consigliere potrebbe aiutare a risolvere alcune problematiche, insieme ai contratti a progetto.
Tiziano Zocchi, di Progetto Democratico, ha chiesto come mai, dato che il parametro è abbastanza basso, non si possa procedere per le assunzioni. «Pur avendo questo parametro al di sotto del 27%, il fatto che siamo posizionati in una fascia intermedia siamo obbligati comunque a stare al di sotto dell’ultimo indicato. Certamente ci sarà la possibilità in futuro di intervenire», ha risposto Pozzi.
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