Da San Gemolo al laghetto Fonteviva: in Valganna un nuovo tratto di pista ciclabile
Sono partiti i lavori per il nuovo tratto di pista ciclopedonale che da San Gemolo, a Ganna, arriverà fino alle porte di Induno Olona
Hanno preso il via in questi giorni i lavori per la realizzazione di un nuovo tratto della pista ciclopedonale della Valganna.
I lavori interessano il primo lotto del progetto di completamento della pista fino a Varese, e riguarderanno il tratto dalla zona di San Gemolo, nel Comune di Valganna, fino al laghetto Fonteviva, a Induno Olona.
Il nuovo tratto di ciclabile, circa 5 chilometri, correrà parallelo alla statale 233 e in alcuni punti ricalcherà il tracciato della vecchia tramvia della Valganna. Da lì mancheranno pochi chilometri al punto in cui la ciclabile della Valganna si congiungerà con la futura pista della Valceresio, e circa quattro chilometri per arrivare fino a Varese.
Si avvicina dunque il sogno di una mobilità alternativa e “dolce” che colleghi le due importanti valli dell’alto Varesotto, un sogno che il sindaco di Induno Olona Marco Cavallin ha in mente da anni, come ha scritto sul sul suo profilo Facebook commentando l’avvio dei lavori.
«E’ stato davvero emozionante ieri constatare la forza di un progetto, di un’idea, di un sogno prendere vita, nella polvere di un cantiere appena aperto – dice Cavallin – Il completamento della ciclabile della Valganna verso Varese è un progetto che mi ha visto tra gli ideatori e tra i più convinti sostenitori, da anni. Il tragitto ripercorrerà ovunque possibile l’antico percorso del tramvetto bianco della Valganna, riaprendo visioni del nostro territorio ormai perdute nella memoria del secolo scorso, e lo farà con grande rispetto per l’ambiente circostante, che rientra nel territorio tutelato dal Parco del Campo dei Fiori; anche questa circostanza è stata una delle ragioni che ha determinato il lunghissimo periodo necessario per sciogliere i nodi burocratici».
Induno Olona è tra gli enti promotori e partecipa all’investimento con una somma di circa centomila euro, proprio nell’ottica di promuovere una mobilità dolce in direzione Varese e, in futuro, verso tutti i centri principali della Valceresio.
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