Trote microchippate: al via le operazioni sui pesci del Ceresio per monitorare i loro spostamenti
Il progetto “Sharesalmo” rientra nel programma Interreg Italia Svizzera e vede coinvolti la Pisicoltura di Brusimpiano e la GRAIA srl di Varano Borghi
Iniziate nella mattinata del 23 aprile le prime operazioni pratiche del progetto “Sharesalmo”, istituito all’interno del più ampio programma Interreg Italia Svizzera e diretto dalla Project Manager Antonella Bortolotti.
Nella mattina di venerdì, presso la Piscicoltura di Brusimpiano, alcuni tecnici della GRARIA srl di Varano Borghi, società di ingegneria nel campo della riqualificazione ecologica, ecosistemica e ambientale, sono stati apposti i primi microchip su una decina di esemplari di trote lacustri.
Il perché ce lo spiega Alberto Borroni, della piscicoltura: “Abbiamo messo a disposizione i nostri locali e alcuni degli esemplari presenti nelle nostre strutture per questo importante progetto di monitoraggio della fauna ittica. Le trote lacustri sono state dotate di doppio microchip – uno sulla pinna caudale, l’altro nel ventre – che permetterà alle antenne e agli idrofoni distribuiti nel lago e presso le scale di monta di Creva, Ponte Tresa e Melide di intercettare e registrare il passaggio dei pesci.”
Le prescelte per questa operazione sono state una decina di trote lacustri di circa 1,5/2 kg di peso e il motivo dell’operazione è il capire il perché, per esempio, vi sia una forte disparità fra il bacino nord del Ceresio, ricco di pesci, e quello sud dove si assiste al fenomeno della carenza ittica, con conseguenze sulla biodiversità lacustre e sulle attività che vi ruotano attorno.
“E’ la prima volta che questo tipo di monitoraggio viene fatto sulle trote lacustri del Ceresio”, continua Borroni, “solitamente venivano utilizzati gli storioni, più facilmente “chippabili”. Nelle prossime settimane provvederemo a dotare di chip un’altra decina di trota e non si esclude di munire del solo chip caudale anche degli esemplari più piccoli e giovani, e provare a monitorare anche i loro spostamenti. ”
Il motivo del doppio chip è che ci saranno diversi strumenti di ricezione del segnale, in diversi punti delle scale di monta e del lago, e alcuni risponderanno a quello caudale – più economico e più facilmente applicabile, ma con un segnale dal raggio minore – mentre altri a quello ventrale, più delicato da apporre sugli animali ma dal segnale più potente
Scala di Monta, foto dal sito di Graia srlSi attendono il rilascio e le prime registrazioni dei “passaggi” dei pesci, sperando che questo sia un ulteriore ed efficace tassello del progetto di ripopolamento del Ceresio che vede impegnate a più livelli le istituzioni, le associazioni e i volontari e che significherebbe non solo una migliore biodiveristà, ma più in generale un ambiente prezioso da tutelare e da valorizzare e un’opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio.
Di seguito, per chi volesse approfondire, che cosa si propone nel dettaglio il progetto Sharesalmo:
- Il progetto si prefigge di sviluppare iniziative per la conoscenza, conservazione, gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale e di elaborare strategie e strumenti, buone pratiche e progetti pilota per ridurre gli impatti connessi al cambiamento climatico sulle risorse naturali e culturali e conseguentemente adattare le politiche di sviluppo territoriale.
- Il progetto mira a rafforzare l’unicità e la varietà del proprio territorio attraverso la valorizzazione dei Salmonidi nativi, mettendo in campo una molteplicità di interventi fra loro integrati:
- La messa a punto almeno due misure per la conservazione dei Salmonidi autoctoni e il contenimento delle specie ittiche esotiche invasive (siluro);
- Lo sviluppo di buone pratiche di produzione e ripopolamento dei Salmonidi e di contenimento del siluro in un grande lago prealpino, esportabili in realtà similari;
- La realizzazione di interventi ambientali e faunistici strategici per la conservazione della biodiversità ittica;
- La creazione della prima piattaforma transfrontaliera di monitoraggio delle migrazioni di Salmonidi a scala di bacino;
- La messa a sistema dell’offerta turistica per la fruizione sostenibile della risorsa ittica.
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