Un cero con il simbolo dell’esercito tedesco davanti al bunker di Marnate, la denuncia dell’Anpi
Ignoti hanno profanato il bunker di Marnate lasciando un cero con una croce dell'esercito tedesco il giorno della Liberazione. La denuncia delle associazioni partigiane
Ogni anno, il 25 aprile, l’Italia si ferma per festeggiare e ricordare la Liberazione dal regime nazi-fascista. Ogni anno, il 25 aprile, alcuni sconosciuti scelgono volutamente di profanare uno dei luoghi che racconta quella che fu la battaglia per la Libertà del nostro territorio.
In valle Olona, a Marnate, è infatti presente un bunker, che avrebbe dovuto essere la cassaforte dell’oro nazista durante il conflitto mondiale.
IL GESTO DI IGNOTI DAVANTI AL BUNKER
In occasione della festa della Liberazione, dunque, all’ingresso del bunker viene fatto ritrovare, ogni 25 aprile, un cero con riportata la croce dell’esercito tedesco.
Le ANPI locali puntano il dito su questo atto: «Si sceglie proprio di compiere questo gesto mentre l’Italia ricorda la Liberazione, è una provocazione – si sofferma a riflettere Walter Mason, ANPI Olgiate Olona- che noi denunciamo nettamente. Non si tratta nemmeno di un luogo che fu terreno di scontro tra italiani di schieramenti opposti: il bunker racconta dell’occupazione da parte di un esercito straniero e commemorare questo abuso è un oltraggio. Se mai qualcuno volesse ricordare i militari tedeschi morti, potrebbe collocare un cero bianco, mentre un lumino con quello stemma tedesco è inammissibile. Chiederemo ai vigili di Marnate di controllare eventuali movimenti sospetti».
Una denuncia che vede il gruppo gorlese sulla stessa lunghezza d’onda di Mason: «Occorre sensibilizzare la popolazione su questi atti e, più in generale, su quanto avvenne sul nostro territorio – asserisce Andrea Mazzochin, presidente ANPI Gorla Minore – troppe teorie e discorsi neo-fascisti dilagano oggi. Ricordare la Resistenza non è un qualcosa che riguarda solamente il passato, ma ci riguarda tutti da vicino».
I PERICOLI DEL PENSIERO FASCISTA DI OGGI
Per parlare proprio di questo, la sezione ANPI gorlese ha preparato le celebrazioni per il 25 aprile con una serata di riflessione e dibattito sull’Antifascismo oggi.
Sabato 24 aprile, su una piattaforma virtuale, hanno dialogato con il sindaco di Gorla Minore, Vittorio Landoni, e lo scrittore e consigliere comunale solbiatese, Stefano Catone. Se Landoni ha riflettuto sulla situazione venutasi a creare nella società attuale, dove si diffonde una semplificazione del pensiero – che parla per slogan e si rivolge alla pancia delle persone – offrendo capi espiatori per i problemi, ma senza offrire soluzioni concrete; Catone ha ricordato Umberto Eco e il suo dito puntato sul “Fascismo eterno”. Lo scrittore ha ricordato il monito di prestare attenzione alle forme di fascismo che si diffondono oggi, pronte a presentarsi con forme e linguaggi diversi.
LA NECESSITÀ DI SENSIBILIZZARE
È a quel punto del dibattito che Mason, presente fra gli ospiti, ha fatto riferimento al gesto profanatore al bunker di Marnate, come di una manifestazione di questa attualità del pensiero fascista. Un gesto perpetuato anche in questo 25 aprile 2021.
Per questa ragione le due sezioni ANPI scelgono di denunciare oggi quanto successo, per puntare il dito e sensibilizzare tutti su quanto successo.
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Premetto che sono un socio ANPI e che non sopporto tutti i revisionismi, le semplificazioni e le sottovalutazioni di cui è vittima il 25 aprile, ma in questo caso non è giusto secondo me parlare di “profanazione”. Per profanazione si intende un oltraggio a un luogo sacro, ma in che senso il bunker di Marnate può essere considerato sacro? Quel giorno in quel luogo sono morti alcuni soldati tedeschi, qualche nostalgico decide di ricordarlo. Spiacevole, ma non dissacrante.